Mondo

Confindustria: entro il 2008 missione in Africa

Confindustria avvierà contatti con imprenditori di 14 Paesi africani. Lo ha annunciato il presidente Luca Cordero di Montezemolo

di Emanuela Citterio

“Dobbiamo avviare contatti anche interpersonali con gli imprenditori dei 14 paesi africani, valutare le importanti opportunita’ di investimento in particolare per le piccole e medie imprese”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo intervendo al seminario, organizzato dall’ambasciata inglese su “Africa: per un commercio piu’ equo”. Montezemolo ha annunciato entro un triennio, una missione in Africa di Confindustria per “rinsaldare i rapporti economici, con gli imprenditori locali. A riportare la notizia è l’agenzia Agi. In Africa vi e’ “una grande e straordinaria opportunita’ di materie prime” ha detto il presidente di Confindustria “ed anche su questo serve uno sforzo; per questo e’ necessario un grande impegno coordinato, come e’ stato per l’India quando siamo riusciti mettendo insieme tutto il sistema Italia in questa operazione”. “All’Africa, ai suoi singoli Paesi, chiediamo di ridurre e semplificare i singoli sistemi tariffari” ha continuato Montezemolo, “effettuare riforme per limitare l’eccessiva burocrazia e le pesanti procedure doganali, combattere la corruzione dei funzionari pubblici, rafforzare le leaderships politiche. Chiediamo di facilitare l’integrazione economica all’interno della comunita’ economiche regionali”. A proposito della prossima conferenza interministeriale di Hong Kong, il presidente di Confindustria ha sottolineato che “è diventato indispensabile tenere conto del fattore complementarietà tra istituzioni diverse: il mercato dei sistemi democratici, le opportunità sociali, le libertà politiche” Montezemolo ha poi spiegato che “l’Africa e’ oggi complessivamente troppo povera per avviare un processo di crescita equilibrato, se non omogeneo e autonomo. Nel Continente dal quale provengono i maggiori flussi migratori, e’ un focolaio della grandi malattie, ma e’ anche il metro di misura della tradizione nell’uso delle risorse globali, perche’ se non aiuteremo quei Paesi a gestirle conproprie politiche di governance istituzionali, se non le aiuteremo a ridurre gli alti tassi di conflittualita’ continueremo a detrarre al mondo intero la possibilita’ di usufruire in modo razionale delle tante materie prime prime e fonti di energie che possiede”. Per il presidente di Confindustria “e’ paradossale che la quota africana nella produzione e negli scambi mondiali delle materie prime sia diminuita negli ultimi decenni, a causa del calo delle riserve, della mancanza di investimenti e dell’aiuto della produzione di altri Paesi”. Montezemolo ha poi ricordato il numero del sottosviluppo africano che “appare impressionante. Un miliardo di persone, nel mondo, vive al di sotto della soglia estrema della sopravvivenza fissata ad un dollaro al giorno. Cresce il divario tra i Paesi ricchi e l’Africa, che diventa sempre piu’ povera anche rispetto alle altre aree considerate piu’ deboli. In tutta l’Asia questa situazione si e’ ridotta, nell’Africa sub-sahariana la percentuale di popolazione che vive in poverta’ e’ aumentata negli ultimi dieci anni dal 44,6 al 46,4”.


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