Non profit

Non solo riabilitazione

Più di settantamila para e tetraplegici in tutta Italia. Aspettando il miracolo, i volontari dell’Aip si occupano di migliorare la realtà

di Francesco Di Nepi

Più di settantamila para e tetraplegici in tutta Italia. Vittime di incidenti o colpiti da subdole malattie quali la sclerosi multipla e la mielite che ne hanno minato il midollo spinale. Destinati a convivere per sempre con una sedia a rotelle. Grandi pacche sulle spalle e scarsa assistenza. Proprio per dar loro un sostegno nasce, nel 1979, l?Associazione italiana paraplegici (Aip). Con lo scopo di supportare, attraverso l?esperienza di volontari nella stessa situazione degli assistiti, chi si trova ad affrontare gli ostacoli che si pongono sulla strada di chi vive su una carrozzina. Controllare il mondo esterno è complicato per tutti. Ancora di più per chi non è in grado di gestire neanche il proprio corpo. Le lesioni spinali e cervicali sono infatti disastrose per l?equilibrio fisiologico del corpo umano: oltre alla paralisi degli arti inferiori e superiori, si manifesta abbassamento di pressione e incontinenza. L?Associazione italiana paraplegici è impegnata non solo nella riabilitazione e nel reinserimento dei malati, ma anche nella promozione di nuovi centri di cura e informazione. Particolarmente considerato è il capitolo sui diritti delle persone disabili che necessitano di città prive di barriere architettoniche, di assistenza domiciliare, lavoro e possibilità di sfruttare al meglio il proprio tempo libero. Aspettando il miracolo, i volontari dell?Aip si occupano di migliorare la realtà. Anche attraverso iniziative di preparazione alle difficoltà domestiche per quanti sono nell?imminenza di lasciare l?ospedale. La scheda Nome Associazione Italiana paraplegici Indirizzo via Cerbara, 20 – 00147 Roma Telefono 06/5122666 Responsabile Giuseppe Idone Scopo Assistenza a para e tetraplegici Data di nascita 1979


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