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Dilettanti alla riscossa
Sport per tutti. In discussione alla Camera cinque progetti di legge
Non solo agonismo. È questa l?idea che ha spinto governo ed enti di promozione sportiva a presentare un progetto di legge sulla disciplina delle società e associazioni sportive dilettantistiche e degli enti sportivi, meglio conosciuto come legge Veltroni. Questo disegno di legge (il numero 2671), attualmente in discussione alla Camera dei deputati, è stato recentemente presentato in commissione Cultura, a Montecitorio.
Tra le sue linee guida, il progetto governativo ha la valorizzazione del ruolo sociale delle associazioni dello sport per tutti e il riconoscimento legislativo e giuridico delle società sportive dilettantistiche.
«La nostra», spiega Massimo Mauro, relatore alla Camera del ddl e membro della commisssione che lo sta esaminando (nonché ex calciatore di serie A), «non sarà l?unica proposta di legge che verrà vagliata dal governo, esistono almeno altre cinque proposte arrivate dall?opposizione e dalla maggioranza che dovranno essere tenute in considerazione, anche se, ammette lo stesso parlamentare, governo e opposizioni si sono trovati d?accordo su quasi tutti i punti».
Le novità che questo disegno di legge apporterà se verrà convertito in legge sono molte. «Prima fra tutte», continua l?onorevole Mauro, «quella che riguarda la questione fiscale. Fino ad oggi infatti, per le associazioni dilettantistiche, non era previsto nessuno sgravio fiscale e tanto meno erano facilitate nell?accesso al credito sportivo, che ha da sempre privilegiato le federazioni che fanno capo al Coni e che si rivolgono esclusivamente all?agonismo.
«Questa situazione», afferma Giammario Missaglia, presidente di una delle più grandi organizzazioni per lo sport dilettantistico, la Uisp (Unione italiana sport per tutti) e ispiratore insieme a Massimo Mauro del disegno di legge, «ha sempre privilegiato il professionismo a discapito dello sport per tutti, che è quello caratterizzato da maggior rilievo sociale, poiché dà la possibilità a tutti i cittadini di godere del diritto di fare sport».
La Uisp, che raggruppa circa 11 mila società, e tutte le società dilettantistiche senza fine di lucro chiedono inoltre che le società sportive di non professionisti possano gestire i propri impianti sportivi, al pari di quanto fanno le federazioni ?maggiori?.
Alessandra Camarca
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