Carceri: sono 60mila i figli di detenuti

Sono circa 60mila i bambini e adolescenti italiani con un genitore in prigione, molto spesso il padre. A sottolineare le esigenze di questi giovanissimi sono i pediatri della Sipps (Societa’ italiana di pediatria preventiva e sociale), che nel recente congresso di Parma hanno puntato il dito contro i problemi cui vanno incontro questi bambini e adolescenti. ”Si tratta di minori che devono fare i conti con l’assenza della figura paterna e con tutti i problemi legati a processi e spese in avvocati e appelli. Anche perche’ per le istituzioni i figli, nelle prime fasi del procedimento giudiziario, e’ come se non esistessero”. Lo spiega all’ADNKRONOS SALUTE Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps, illustrando le difficolta’ economiche e sociali affrontate da questi bambini, in momenti molto delicati della crescita. ”La mancanza di spazi e momenti di incontro si riflette sullo sviluppo di questi ragazzini”, aggiunge Italo Farnetani, pediatra e docente dell’Universita’ di Milano. Per questo dagli specialisti riunitisi a Parma sono stati sollecitati interventi mirati. Proprio per cercare di recuperare la figura paterna, inoltre, a Giarre (Catania) e’ stato condotto uno studio che ha coinvolto gli studenti del posto. E se gli specialisti hanno sottolineato l’importanza di non dimenticare questi ragazzini, al congresso si e’ parlato anche dei minori presenti nelle carceri italiane. Uno studio, condotto da ricercatori dell’Universita’ di Novara e presentato a Parma, rileva come l’80% dei reclusi ‘under 18′ sia composto da maschi. ”Ma se al Centro-Nord si tratta soprattutto di stranieri che stanno scontando reati legati per lo piu’ allo spaccio di stupefacenti, al Sud sono soprattutto italiani, macchiatisi di reati contro il patrimonio e la persona”, conclude Farnetani.