Salute

Aids, per presidente Kenya chi infetta va impiccato

Daniel Arap Moi ha proposto la massima punizione per chi contagi un altra persona «deliberatamente»

di Gabriella Meroni

Il presidente keniano Daniel arap Moi ha proposto l?impiccagione per coloro che, malati di Aids o sieropositivi, infettino deliberatamente altre persone, ed ergastolo senza possibilità di riduzione di pena per quanti commettano violenza sessuale. Al suo rientro a Nairobi dagli Stati Uniti, dove ha partecipato alla sessione speciale dell?Assemblea generale dell?Onu sull’Aids, Moi ha denunciato il lassismo delle Chiese sull?argomento: ?Se l’80 per cento dei keniani è di religione cristiana, come è possibile che il male si stia diffondendo così rapidamente??, si è chiesto. In Kenya la pena di morte esiste è applicata su larga scala: tra il gennaio del 2000 e lo scorso marzo sono state eseguite 143 sentenze capitali. Sono 700 i malati di Aids che muoiono ogni giorno in Kenya, mentre i casi d?infezione prodotti dal virus Hiv superano i due milioni. Un autorevole esponente della società civile, del quale si mantiene l’anonimato, ha criticato con i giornalisti della Misna la presa di posizione del presidente. “La promiscuità è certamente il male da combattere nel nostro Paese, un male che ha duramente colpito la nostra classe dirigente”, ha detto l’intervistato manifestando un profondo dissenso nei confronti dell’applicazione della pena di morte.


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