Economia

Le grandi compagnie ci conoscono poco

Il punto di vista dei Centri di servizio. Parla Marco Granelli

di Benedetta Verrini

Assicurazioni e volontari: abbiamo chiesto al presidente del Coordinamento dei Centri di servizio al volontariato, Marco Granelli, qual è lo ?stato dell?arte? e quali sono le maggiori problematiche. Vita: Granelli, com?è vissuto il tema delle assicurazioni dalle organizzazioni di volontariato? Marco Granelli: Prima di tutto, c?è un obbligo istituzionale ad assicurare i volontari, posto dalla legge 266/1991 sul volontariato. La norma risponde a una fondamentale esigenza di protezione e di tutela del volontario e, d?altro lato, stabilisce un onere a carico delle organizzazioni. Il tema dell?assicurazione, non a caso, è una consulenza tipica dei Csv. Vita: Perché si rivolgono a voi? Granelli: Per sapere quali obblighi hanno nei confronti dei loro volontari, per fare insieme l?esame delle polizze, per conoscere quali compagnie, nella zona, hanno già stipulato contratti con le associazioni e dunque sanno ?di che cosa si sta parlando?. Per capire quale sia la migliore modalità assicurativa da praticare, perché il decreto attuativo della 266 prevede anche tipi di assicurazioni ?collettive?, e non sempre le associazioni lo sanno. Vita: Che cosa sono? Granelli: è semplice: si può decidere di fare un?assicurazione individuale, per ciascun volontario, oppure un?assicurazione cumulativa o collettiva, che permette di assicurare anche 50 persone in una volta sola. Il tipo di contratto in questione è abbastanza simile a quello per i lavoratori dipendenti, anche se questi lavorano con continuità, mentre le attività svolte dai volontari possono essere molto più saltuarie. Nell?assicurazione collettiva è comunque importante essere molto precisi sul numero di persone da ?coprire?, perché se gli assicurati sono 10 ma poi si fanno male in 15, diventa un problema. Vita: Le compagnie assicurative sono preparate a questo speciale tipo di cliente? Granelli: A livello locale alcune sì, ma diciamo che c?è la necessità di far conoscere alle compagnie questi problemi e la fisionomia di questo mondo. E poi? Vita: Poi? Granelli: L?altro grande versante è quello delle convenzioni con il pubblico. è un diritto delle associazioni che nella convenzione con la pubblica amministrazione, e nelle voci di rimborso spese, rientri anche l?assicurazione per i volontari. Non sempre questa regola viene rispettata. Vita: La ?questione assicurazioni? è stata già affrontata dal vostro coordinamento, Csv.net? Granelli: Stiamo stilando in questi giorni la programmazione per l?anno prossimo e posso dire che l?argomento potrebbe essere senz?altro messo in agenda: è una tematica importante, che riemerge periodicamente e dunque ha bisogno di un approfondimento. Vademecum online Sul sito Vita.it gli abbonati troveranno un Vademecum per le associazioni che affronta in modo semplice ma esauriente, con esempi concreti, le problematiche assicurative ricorrenti nelle organizzazioni del terzo settore, aiutando a individuare le possibili situazioni di rischio e a definire con chiarezza le esigenze assicurative nel dialogo con le aziende. Autore di questo Vademecum è Matteo Cerri, membro dell?Advisory Panel di Soleil Securities Group, siede nel board di diverse società ed è partner fondatore del Gruppo Fare e di Shield Group. è socio fondatore di Norma ed è l?autore di Il risk management al servizio del non profit , Egea, 2000. Matteo Cerri con il suo gruppo di lavoro affiancherà Vita nell?approfondire questa tematica così importante per la vita di tante associazioni. Come esperto risponderà alle domande sollevate dai lettori nell?apposita pagina del nostro giornale.


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