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Le regole per una Tv senza frontiere

Televisione senza frontiere: approvata la nuova direttiva

di Monica Salvatore

E?finalmente arrivata al traguardo la nuova normativa comunitaria in materia di trasmissioni televisive. Si tratta di una direttiva che chiarisce e semplifica le disposizioni della storica direttiva ?Televisione senza frontiere? del 1989. Con la nuova disciplina, per esempio, le televendite, al pari della pubblicità, dovranno essere sempre chiaramente distinte dal resto della programmazione con mezzi acustici e/o ottici e sono sottoposte a specifici limiti per quanto riguarda il loro inserimento all?interno dei programmi. Per le opere cinematografiche cade il divieto di trasmissione in televisione prima di due anni dalla prima proiezione in sala e tutto resta affidato esclusivamente all?accordo tra gli aventi diritto. La nuova normativa esclude, inoltre, che la trasmissione di determinati eventi di particolare interesse e rilevanza sia concessa in esclusiva alle emittenti a pagamento a discapito del grande pubblico. Ciascun paese redigerà l?elenco degli eventi, nazionali e internazionali, ritenuti più importanti e deciderà se tali eventi dovranno essere liberamente disponibili sul proprio territorio in diretta o in differita integrale o parziale. È demandata agli stati anche l?adozione delle misure necessarie a garantire che le trasmissioni delle emittenti nazionali non nuocciano, per i contenuti, allo sviluppo fisico, mentale e morale dei minori. In materia di pubblicità, confermato il divieto di sponsorizzazione delle trasmissioni televisive da parte di imprese la cui attività principale è legata alla produzione e alla vendita di sigarette e altri prodotti del tabacco, viene invece ammessa la sponsorizzazione televisiva da parte di imprese che producono o vendono medicinali ma solo per promuovere il nome o l?immagine dell?impresa e non i singoli prodotti. Un concorso per “l’euro-cinema” Media II: bandi in scadenza E?stato pubblicato ad agosto sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee un bando di gara nel quadro di Media II, il programma comunitario dedicato alla promozione dell?audiovisivo ?made in Europe?. Questa volta Media II finanzierà i migliori progetti in uno dei seguenti settori: a)distribuzione transnazionale dei film europei e la messa su rete dei distributori; b) distribuzione e diffusione video e multimediale dei film e dei programmi audiovisivi europei; c) diffusione Tv delle opere audiovisive europee; d) commercializzazione dei diritti di gestione su opere audiovisive. Il bando si rivolge in particolare alle società di distribuzione cinematografica e audiovisiva, agli editori video, alle società di diffusione Tv e ai produttori indipendenti europei. Gli interessati richiedano il fascicolo informativo sul bando alla Commissione europea (fax 0032/2/2999214), tenendo presente che i termini per l?invio delle candidature a Bruxelles sono: il 10 ottobre per il settore a) e il 3 ottobre per i settori b), c) e d). Come è cambiato il lavoro nella Ue Studio sulle politiche occupazionali in Europa Uno studio che è stato recentemente pubblicato a cura dell?Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee descrive l?evoluzione delle politiche per l?occupazione nei quindici paesi dell?Unione europea. La pubblicazione in questione fornisce, paese per paese, un quadro completo del contesto istituzionale e giuridico, delle tendenze demografiche e salariali, dei tassi di disoccupazione e dei principali interventi normativi per il lavoro effettuati. A ciascuno stato membro è dedicato un volume di circa 200 pagine in vendita al pubblico al prezzo di 29,50 ecu più Iva (1 ecu equivale circa 1900 lire). Per ulteriori informazioni e per l?acquisto: a Firenze, Licosa Spa, telefono 055/645415, fax 055/641257; a Roma, Cerved, telefono 06/ 441101, fax 06/44110722.


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