Mondo

L’India vieta la coltivazione del cotone transgenico

La decisione rappresenta una grave sconfitta per la Monsanto che contava di cominciare la produzione commerciale in 8.5 milioni di ettari

di Gabriella Meroni

L’India, uno dei maggiori produttori mondiali di cotone, ha vietato la coltivazione di cotone biotech mantenendo lo status di paese OGM-free. La decisione è stata presa dalla Commisione per l’Approvazione di OGM, e rappresenta una grave sconfitta per la Monsanto che contava di cominciare la produzione commerciale in 8.5 milioni di ettari. L’authority indiana ha ordinato un altro anno di sperimentazioni indipendenti del cotone in questione. Secondo la Commissione i dati presentati dalla Monsanto non erano validi in quanto le sperimentazioni non erano state condotte nella stagione in cui la pianta produce il cotone. Greenpeace sostiene che il fatto che la Monsanto abbia presentato dati inadeguati è deplorevole. Secondo l’organizzazione ambientalista, la Monsanto ha omesso di dire anche che in Cina, dove si coltiva quel cotone, gli agricoltori stanno aumentando i dosaggi di pesticidi. Questo cotone contiene anche i geni per la resistenza ad antibiotici importanti per l’India, come quello contro la tubercolosi.


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