Non profit

Il bullismo in bella mostra

Una coop sociale di Milano ha avuto un’idea di successo: combattere il fenomeno dei ragazzi violenti con una mostra itinerante. E interattiva

di Sara De Carli

Che a Sondrio ci siano i falchi, è normale. Che ci siano i cammelli, meno. Eppure sono loro il gruppo più numeroso, a Sondrio come nelle classi del resto d?Italia. I falchi sono gli aggressivi, i cammelli sono i gregari. Coloro che non sono né vittime né carnefici, ma che da spettatori passivi alimentano questa dinamica rassicurante che allo stesso tempo li gratifica (le vittime non sono loro) e li garantisce (il bullo è il capro espiatorio su cui far ricadere ciò che nel gruppo non funziona). Gli animali sono la chiave su cui punta la mostra interattiva Bulli e bulle per far capire ai ragazzi dai 9 ai 13 anni le dinamiche relazionali e di gruppo che stanno sotto il fenomeno del bullismo. Tema caldo e urgentissimo, poiché l?Italia è il Paese europeo dove si verificano più episodi di bullismo. Perché «siamo partiti per ultimi, e perché lo affrontiamo solo dopo che si è verificato un episodio drammatico. Invece il bullismo c?è anche quando non si vede», spiega Nicola Iannaccone, psicologo e socio fondatore di ABCittà, curatore della mostra e autore del libro Stop al bullismo. Nella mostra accedono 60 visitatori per volta, il percorso dura un?ora e mezza e i ragazzi girano tra gli stand in autonomia, a gruppi di sei. «Ci sono delle guide che sorvegliano la fruizione della mostra e intervengono in caso di difficoltà», spiega Stefano Bertalli, responsabile settore minori del Solco di Sondrio, il consorzio di cooperative che ha organizzato questa edizione della mostra. La mostra di ABCittà, una cooperativa milanese aderente al consorzio Cgm, ha già girato un pezzetto d?Italia e ha avuto 41mila visitatori, ma può essere esportata in molte altre realtà locali. Info: ABCittà, tel. 02.29061816


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