Non profit
Gestire il verde con una cooperativa B
Attività - L'esperto risponde alle e-mail dei lettori
Abito a Milano dove mi piacerebbe avviare un?attività per la gestione e la manutenzione di aree verdi ed edifici. Lo scopo sarebbe quello di costituire un corpo operativo che si fondi sull?impiego di persone con disabilità mentali, coordinate e affiancate da professionisti di settore. Sto cercando di comprendere quale sia la miglior forma giuridica da assumere (avrei individuato la cooperativa di tipo B). L.G.F. (email)
La risposta giusta l?ha già data lei, e io mi incarico solo di dirle perché, a mio avviso, ha avuto buon intuito. Ogni fine di un?organizzazione ha uno o più modalità di realizzazione o di perseguimento; queste modalità sono chiamate ?attività?. Corretta-mente ha individuato nel recupero/impiego di persone la finalità ultima del ?corpo operativo?, mentre nella gestione e manutenzione di aree verdi ed edifici vi ha visto l?attività principale. Pertanto, la cooperativa sociale di tipo B è lo stampo perfetto per il suo progetto, atteso che la sua attività è di intrinseca natura/vocazione commerciale e ha bisogno per funzionare di una logica di impresa con tutto ciò che ne consegue.
Logica che, ricordo, ben poco si profila sulle organizzazioni o vesti che hanno natura non commerciale (a partire da onlus, fondazioni, associazioni, volontariato ecc.). Per questo e per altri motivi ritengo – mi scusi la deviazione – che la legge sull?impresa sociale abbia un ottimo fine, ma un pessimo mezzo. Avremo modo di riparlarne.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.