Economia

Mondo cooperativo propone un “tavolo” per la questione casa

Federabitazione-Confcooperative e Ancab-Legacoop che giudicano inadatta la politica del governo rispetto all’emergenza abitativa

di Redazione

?Non è più possibile procrastinare l?insediamento di un tavolo di lavoro per individuare le politiche più adatte a garantire il sostegno a uno sviluppo armonioso all?abitazione sociale al quale il movimento cooperativo intende contribuire con la propria esperienza?. E? quanto propongono le organizzazioni cooperative Federabitazione-Confcooperative e Ancab-Legacoop che giudicano inadatta la politica del governo rispetto all?emergenza abitativa. ?Solo dalla concertazione tra le forze politiche e le parti sociali – spiegano – possiamo individuare le migliori scelte politiche per l’emergenza casa?. Obiettivo prioritario della concertazione dovrebbe essere quello di realizzare alloggi di edilizia sociale anche attraverso la riserva dedicata di aree, di interventi finanziari pubblici e di incentivi fiscali. Le cooperative, rappresentative di 600mila famiglie, sottolineano ?notevoli criticità quali: l?aumento del numero delle famiglie, il lievitare dei prezzi delle case e dei canoni di affitto, il crescere del numero di immigrati che lavorano stabilmente nel nostro paese, l’innalzamento dell’eta’ media della popolazione?. Ancab e Federabitazione mettono in evidenza alcuni nodi da sciogliere: ?primo tra tutti il blocco nella realizzazione di alloggi pubblici. Lo Stato, infatti, non trasferisce alle Regioni le risorse necessarie per realizzarle. Ma non solo. Il piano dei 20.000 alloggi in affitto, concordato a suo tempo, e’ stato dimezzato dal Governo con la cancellazione dei finanziamenti contenuti nel ?decreto taglia spese?. Inoltre, le risorse stanziate per gli alloggi a canone speciale non sono mai state erogate; i fondi per gli alloggi sperimentali per gli anziani allo stesso modo sono stati cancellati. Così com?è stato ridotto il budget per il sostegno ai canoni di locazione?.


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