Politica

Piano per gli stranieri in Toscana

Approvazione Piano di interventi a favore degli extracomunitari residenti in Toscana

di Alba Arcuri

Approvato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Mauro Ginanneschi, il Piano degli interventi integrativi sperimentali a sostegno dei cittadini immigrati in Toscana per il 1997. Si chiude così un delicato capitolo in discussione che aveva portato la Giunta a far approvare (con la delibera n. 847, pubblicata sul BU n. 34 del 27 luglio 1997, di cui si è già parlato nel numero scorso di Vita), un bando di concorso per enti e associazioni che volessero occuparsi della formazione e del sostegno di immigrati presenti sul territorio regionale.

Nel Piano approvato il 2 luglio sono ripartiti gli stanziamenti per ciascun settore di intervento. Per le associazioni (associazioni di immigrati, associazioni di volontariato o enti locali) in regola con l?iscrizione all?albo regionale, vengono assegnati 130 milioni, come sostegno per lo svolgimento delle loro attività.

Per favorire l?integrazione sociale dei cittadini immigrati, tutelando allo stesso tempo la loro identità culturale, la Regione ha stanziato 365 milioni, che verranno utilizzati per finanziare una serie di iniziative: educazione alla multiculturalità tra gli alunni delle scuole, la sensibilizzazione della popolazione adulta alle problematiche migratorie e la conoscenza delle diverse culture, il mantenimento dei legami linguistici degli extracomunitari con i Paesi di origine. Tra l?altro è previsto che una parte dello stanziamento (60 milioni) venga destinato alla pubblicazione del materiale didattico.

Per quanto riguarda l?orientamento al lavoro, lo stanziamento ammonta a 34.050 milioni, pari al 10 per cento del contributo della Unione europea, che verrà destinato interamente al progetto comunitario per l?occupazione denominato Impresa. Inoltre la regione si impegna a proseguire fino a scadenza, il finanziamento di altre due iniziative avviate: il progetto Impresart, destinato alle donne immigrate, e il progetto di ricerca-orientamento al lavoro, già attivo dal 1995.

Per il settore informazione sono 130 i milioni che la giunta si impegna a spendere, sia per favorire l?attivazione di servizi informativi attrezzati a rispondere a richieste specifiche da parte degli immigrati, sia per l?introduzione della multiculturalità nei mass media. Per la realizzazione di questi progetti saranno coinvolti le associazioni, le onlus e gli enti locali, ai quali verranno concessi contributi per un ammontare complessivo di 80 milioni.
Tra le altre iniziative in cui è coinvolto il mondo del volontariato ci sono i servizi di accoglienza. La regione offre un contributo di 50 milioni, destinati a enti e associazioni, per la realizzazione di 50 case di accoglienza. La Conferenza regionale e l?Osservatorio sulla condizione abitativa saranno gli strumenti di programmazione delle politiche regionali, per i quali è previsto il consistente stanziamento di 185 milioni. Infine per il rientro in patria degli immigrati deceduti in Toscana, la Regione stabilisce un contributo di lire 17.400.000.

Abruzzo, sussidio per la maternità

Regione Abruzzo. Legge regionale n. 67 del 22 luglio 1997. Disposizioni di tutela della maternità delle donne non occupate. B.U. n. 14 dell?8 agosto 1997

Èstata promulgata definitivamente la legge che prevede un contributo economico per le donne in maternità che risultano disoccupate e non godono di alcun trattamento salariale.

Sarà l?Inps a corrispondere la cifra di 500 mila lire al mese per 5 mesi (i due che precedono il parto e i tre successivi), in un?unica soluzione, previa presentazione del certificato di nascita. Unica clausola richiesta è che il nucleo familiare del nascituro abbia un reddito basso. Il limite è quello stabilito per la concessione dell?alloggio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata (Legge regionale n. 96 del 25 ottobre 1996, articolo 35).

La domanda dovrà essere presentata presso gli uffici territoriali dell?Inps, a partire dal sesto mese di gravidanza e non oltre i 180 giorni dal parto. Dovrà essere redatta in carta libera e corredata dal certificato medico, rilasciato dalla Unità sanitaria locale competente, comprovante la data di inizio della gravidanza e quella presunta del parto. L?interessata dovrà inoltre compilare una dichiarazione attestante i redditi del nucleo familiare dell?anno precedente, dichiarando di non ricevere trattamenti economici (integrazione salariale ordinaria o speciale, indennità per malattia o per maternità).

Le somme erogate dall?Inps verranno rimborsate dalla Regione, in base a una convenzione stipulata tra i due enti. La cifra complessivamente stanziata ammonta a 500 milioni di lire per il 1997, che la Regione attingerà dal proprio fondo globale.

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