Cultura
Impiego dei disabili: coro di no alla legge
L'Anm ic stronca il disegno di legge sulle assunzioni dei disabili
di Redazione
Una finestra aperta che nasce già chiusa. L’Anm ic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) stronca il disegno di legge sulle assunzioni dei disabili, in discussione alla Camera dopo l?approvazione del Senato. Le novità sono l’assunzione obbligatoria di almeno un disabile nelle imprese che occupano tra 15 e 35 dipendenti, e una quota di disabili pari al 7% della forza lavoro nelle imprese con più di 35 dipendenti. Secondo Alvido Lambrilli, presidente dell’Anmic, di fatto non sarà più obbligatoria l’assunzione di un invalido, in quanto molte imprese avranno già superato il tetto dell’aliquota fissata. «L’Amnic aveva proposto in Parlamento uno sconto di cinque anni al portatore di handicap, con la possibilità di andare in pensione con 25 anni di contributi. Ma la proposta non è stata accolta. Quindi, più che spazi per nuove assunzioni verranno chiuse le porte delle aziende che hanno uno o più disabili». Per il vicepresidente di Confindustria, Mario Casoni, la nuova legge penalizza le imprese più piccole: l’assunzione obbligatoria di un disabile rappresenta un aumento del 6% del costo della manodopera.
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