Non profit

La bufala di padre Ferdinando Flores

Lo scorso 2 novembre era possibile leggere via email: «Pregare per padre Ferdinando Flores, un missionario che sarà giustiziato a botte oggi a Timor»

di Riccardo Bonacina

Lo scorso 2 novembre sulla mia email, da una fonte tra l?altro seria come la curia arcivescovile di Agrigento, e sul mio telefonino via sms, per mano anonima, è arrivato questo messaggio: «Pregare per padre Ferdinando Flores, un missionario che sarà giustiziato a botte oggi a Timor. Avvisate tutti i cristiani perché preghino». Di fronte a tale notizia io stesso mi sono attivato per far girare il messaggio. Solo il giorno dopo, nella quotidiana consultazione del vostro sito, ho scoperto che si trattava di una bufala. L?episodio, grave, mi ha fatto fare qualche considerazione. La prima è un?ulteriore prova della serietà del vostro lavoro sia riguardo al notiziario sul sito, sia per lo splendido magazine che ogni settimana ci date (Poste italiane permettendo). La seconda è che i mezzi tipo internet e sms, oltre a dare obiettive occasioni di libertà, insieme alla libertà apre la porta a tanta, tantissima spazzatura. Infine, come credente, mi chiedo se a fronte di episodi di vero martirio di cristiani (come le tre studentesse decapitate in Indonesia a fine ottobre) si possa scherzare su tante sofferenze. C?è forse qualcuno che come professione si dedica ad aizzare gli animi e coltiva il sogno di uno scontro di civiltà in cui non sembrano più credere neppure i propugnatori della prima ora? Silvio Tettamanzi, Milano Carissimo Silvio, la notizia era semplicemente falsa. Come abbiamo scritto su vita.it dopo le prime telefonate in redazione dei nostri lettori, lo stesso sito internet del pastore ha smentito categoricamente quella che quindi era una vera bufala, capace però di creare vero sgomento e indotto, addirittura, ad organizzare veglie di preghiera come è successo a Leicester, in Gran Bretagna. Il pastore, che sta predicando nell?area di Manatuto a Timor Est, ha spiegato nel suo sito di aver avuto dei contrasti con catechisti locali che protestavano contro i suoi metodi di evangelizzazione, ma non c?è mai stato alcun tipo di violenza fisica. In sostanza, non penso a nessun complotto e a nessun addetto ad accendere fuochi o fornelli intorno a un?idea come quella del conflitto di civiltà che, come lei giustamente nota, è in declino ovunque, tranne che in Iran. Prendiamola come una bufala, quindi, e la prossima volta diffidate dalle informazioni che provengono da fonti anonime, anche se a cascarci c?è persino una curia arcivescovile come quella di Agrigento.


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