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Fondo Sociale: regioni e comuni in piazza contro i tagli

De Poli: "Abbiano la coscienza di dirci cosa dobbiamo fare per riconoscere i diritti e la dignita' di noi tutti ma soprattutto delle fasce piu' deboli della nostra popolazione"

di Benedetta Verrini

Si è svolta oggi la manifestazione indetta dalla Conferenza delle regioni, dall’Anci, l’Associazione dei comuni italiani, dall’Upi, l’Unione delle province italiane, e dall’Uncem, l’Unione nazionale delle comunita’ montane, per lanciare un grido d’allarme dovuto al taglio del Fondo per le politiche sociali. “Dopo le rassicurazioni fornite dal governo – hanno spiegato Vasco Errani per le Regioni, Leonardo Dominici per l’Anci, Fabio Melilli per l’Upi ed Enrico Bordi per l’Uncem – siamo ancora in attesa di una risposta sulla richiesta unanime di reintegro del Fondo: mancano 504 milioni di euro, circa il 50%, rispetto ai quali si erano impegnati alcuni ministri della Repubblica a nome del governo. ”Le politiche sociali non hanno colori, non hanno appartenenze di parte, valgono per le persone. Io dovrei essere in imbarazzo, poiche’ faccio parte di una regione del centro destra ma invece rappresento le politiche sociali che non possono tornare indietro rispetto a quanto fatto in questi anni. Percio’ aspettiamo la risposta del Governo in merito al decurtamento di 500 milioni di euro del Fondo sociale 2005 perche’ non possiamo fare a meno di risorse che le Regioni e i Comuni hanno gia’ impegnato”, ha dichiarato l’assessore veneto alle politiche sociali Antonio De Poli. “Ho ancora una speranza: almeno si abbia la dignita’ di darci una risposta, abbiano la coscienza di dirci cosa dobbiamo fare per riconoscere i diritti e la dignita’ di noi tutti ma soprattutto delle fasce piu’ deboli della nostra popolazione”. Si e’ trattato di una manifestazione ”aperta” contro i tagli ingiusti al fondo sociale del 2005 per le regioni e gli enti locali, riproposti nella finanziaria 2006, tagli che mettono in serio rischio politiche e servizi sociali fondamentali per i cittadini piu’ deboli. Si aggraverebbero cosi’ le gia’ precarie condizioni di molte famiglie, lavoratori e pensionati. Si tratta del resto di risorse gia’ erogate e servizi gia’ garantiti da Regioni ed Enti locali ma non ancora dallo Stato. Dopo le rassicurazioni fornite dal governo le autonomie sono ancora in attesa di una risposta sulla richiesta unanime di reintegro del fondo: va ricordato che mancano ancora 504 milioni di Euro (circa il 50 per cento) rispetto ai quali si erano impegnati i Ministri La Loggia e Maroni a nome del Governo in Conferenza Unificata. L’invito e’ stato rivolto in maniera particolare alle Associazioni rappresentative delle imprese e del mondo del lavoro, ai Sindacati, alle Organizzazioni del Terzo settore, alle Associazioni che insieme alle Istituzioni regionali e locali intendono condividere un’azione per il reintegro del Fondo sociale e per la salvaguardia delle risorse che le Autonomie locali destinano a servizi pubblici fondamentali. De Poli ha annunciato inoltre che il 15 novembre a Roma si terra’ una manifestazione della Fish (una delle piu’ importanti organizzazioni della disabilita’) che portera’ in piazza oltre mille disabili.


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