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Israele: vittoria di Peretz apre nuovi scenari politici

Il nuovo segretario del partito laburista eletto al posto di Shimon Peres lascerà il governo di Sharon, che rischia di cadere.

di Chiara Brusini

La vittoria a sorpresa di Amir Peretz come nuovo segretario del partito laburista al posto di Shimon Peres, apre nuovi scenari politici in Israele. Appena eletto alle primarie del partito il nuovo leader, che e’ capo del sindacato Hidastrut, ha ribadito la sua intenzione di lasciare il governo di Ariel Sharon, una decisione che ne provochera’ probabilmente la caduta, con conseguenti elezioni anticipate in primavera. Senza i laburisti, entrati al governo per rendere possibile l’avvenuto ritiro dalla Striscia di Gaza, Sharon si ritrovera’ con i soli 40 seggi del suo partito, il Likud, e i cinque del piccolo partito religioso Giudaismo Unito nella Torah. Nemmeno l’ingresso del partito ultraortodosso Shas gli permetterebbe di raggiungere la maggioranza fra i 120 seggi della Knesset. ”Le elezioni sono arrivo. Questo e’ chiaro”, ha affermato alla radio il commentatore politico Hanan Krystal. Ma i cambiamenti di scenario non si fermeranno qui. Perche’ molti commentatori ritengono che la vittoria di Peretz possa portare ad una marginalizzazione dei laburisti, con conseguente spaccatura del partito. Diversi osservatori dubitano infatti che il grande pubblico avra’ fiducia nella capacita’ di Peretz a guidare il Paese e condurre negoziati con i palestinesi salvaguardando la sicurezza d’Israele. A questo punto Sharon, che deve battersi continuamente con i ribelli interni al Likud, ostili al ritiro da Gaza, potrebbe formare un nuovo partito di centro con alcuni esponenti laburisti, fra cui Shimon Peres, per portare avanti la sua agenda verso un accordo di pace con i palestinesi. ”Se Amir Peretz vincera’ e Ariel Sharon lascera’ il Likud, diversi alti esponenti laburisti raggiungeranno Sharon nel suo nuovo partito perche’ il Labour diventera’ una formazione politica marginale”, si leggeva stamattina sul quotidiano Ma’ariv, che citava fonti interne al partito laburista. Collaboratori di Sharon hanno smentito oggi ancora una volta questa ipotesi, ma in Israele pochi credono a queste dichiarazioni. La nascita di un partito di centro forte, e la marginalizzazione dei due partiti che da sempre hanno dominato la scena politica israeliana, Likud e Labour, rappresenterebbe una svolta di portata storica per il paese. Una svolta possibile sull’onda della grande popolarita’ di cui gode Sharon, anche a sinistra: ieri sera Yuval Rabin, figlio del premier laburista assassinato Yitzhak Rabin, ha confessato in televisione che ora voterebbe per lui.


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