Famiglia

Terremoto Pakistan: seconda fase ponte aereo Unhcr-Nato

In questa fase saranno trasportate oltre 800 tonnellate di aiuti dai depositi Unhcr in Turchia, Giordania e Danimarca.

di Chiara Brusini

A un mese dal terremoto, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati si sta preparando a far fronte all’esodo degli abitanti delle vallate più remote – reso possibile dal fatto che molte strade sono state sgomberate e incoraggiato dall’avvicinarsi dell’inverno. La strada che dalla valle di Kaghan porta a Balakot, ad esempio, è stata resa percorribile nel corso dell’ultimo fine settimana. La riabilitazione delle vie di comunicazione consentirà da un lato all’Unhcr di inviare aiuti umanitari in queste zone difficili da raggiungere e dall’altro agli abitanti di queste zone di cercare assistenza altrove, qualora lo desiderino. Con il sopraggiungere dei primi freddi questa seconda opzione rappresenta un’importante possibilità per decine di migliaia di persone. Gli operatori dell’Unhcr hanno riferito di aver visto nel corso del fine settimana una lunga fila di vetture e camion sulla strada che percorre la valle di Kaghan. Il direttore amministrativo della valle di Kaghan ha affermato che a suo avviso l’Agenzia Onu per i Rifugiati dovrebbe allestire quattro o cinque ulteriori campi per fornire alloggio alle persone provenienti da quell’area. L’Unhcr sta già ampliando i campi esistenti nella città di Balakot e nei suoi dintorni, comprese le aree di Bassian e Jaba. Domenica scorsa l’Agenzia ha individuato tre nuovi siti che potrebbero ospitare altre migliaia di persone in caso di necessità. Oggi a Islamabad trenta camion sono stati caricati con tende, coperte e teli di plastica dell’Unhcr, materiale destinato ai nuovi campi e ai campi in fase di ampliamento. L’Agenzia sta inoltre inviando 500 tende, 5mila coperte e 2mila teli di plastica a Bagh e 350 tende, 4.200 coperte, 700 teli di plastica, 350 set da cucina e 200 taniche per l’acqua a Muzaffarabad. Fino a questo momento l’Unhcr ha distribuito complessivamente 10mila tende per famiglie, migliaia di teli di plastica, coperte, taniche per l’acqua, fornelli e altri beni di prima necessità. Attualmente sono attivi diciotto campi che possono ospitare complessivamente fino a 32.300 persone. Questi campi sono stati allestiti dal governo pakistano con il sostegno tecnico dell’Unhcr e dei suoi partner. Ma oltre ai campi ufficiali sono sorte anche centinaia di insediamenti spontanei dove le condizioni di vita sono molto differenti tra loro. Funzionari pakistani hanno chiesto all’Unhcr di assistere l’esercito nell’assicurare una migliore pianificazione di questi siti spontanei, in particolare di quelli che si trovano nei dintorni di Muzaffarabad. La scorsa notte i velivoli della Nato hanno terminato la consegna in Pakistan delle previste 860 tonnellate di aiuti umanitari dell’Unhcr provenienti dai depositi dell’Agenzia in Turchia. Per portare a termine questo imponente ponte aereo, iniziato lo scorso 19 ottobre, sono stati necessari complessivamente 68 voli dei paesi Nato partecipanti – Turchia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca, Italia e Grecia. Nato e Unhcr hanno concordato di proseguire il ponte aereo, avviando una seconda fase, iniziata la notte scorsa, attraverso cui saranno trasportate oltre 800 tonnellate di aiuti dai depositi Unhcr in Turchia, Giordania e Danimarca. L’Unhcr prevede di trasferire in Pakistan ancora 320mila coperte, 30mila materassi, mille tende per famiglie e altro materiale. Il primo aereo -il sessantanovesimo se si considera anche la prima fase – è decollato la notte scorsa dalla base aerea di Incirlik in Turchia. Circa 300 tonnellate di aiuti proverranno dai depositi Unhcr in Turchia e il governo turco ha generosamente messo a disposizione camion e personale per trasportarli dal magazzino di Iskenderun a alla base di Incirlik. Dallo scorso 8 ottobre, giorno in cui il sisma ha colpito il Pakistan, l’Unhcr ha trasportato nel paese oltre 2mila tonnellate di aiuti umanitari provenienti dai depositi dell’Agenzia in tutto il mondo. Oltre al ponte aereo congiunto Nato-Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati ha inviato 14 carichi di materiale dai depositi in Afghanistan e Iran e invierà 40mila coperte dall’India. Nonostante questo impegno, le necessità restano enormi e le risorse a disposizione minime. Secondo quanto riportato dal governo pakistano, c’è ancora bisogno di oltre 241mila tende e 3,8 milioni di coperte. Di questa ingente quantità di aiuti, l’Unhcr fornirà 500mila coperte e oltre 20mila tende per famiglie. L’Agenzia è impegnata nel tentativo di reperire altro materiale, ma i suoi sforzi sono ancora frenati dalla scarsità di finanziamenti. Ieri la Norvegia ha annunciato una donazione di 1 milione di dollari a favore dell’Unhcr, portando così a 6,7 milioni di dollari la cifra totale a disposizione per le operazioni in favore della popolazione colpita dal terremoto. Tuttavia, come anche l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha annunciato ieri, le necessità immediate dell’Unhcr ammontano a 18 milioni di dollari soltanto per il mese di novembre. Tale somma consentirebbe all’Unhcr di completare l’allestimento di 30 campi nei quali ospitare fino a 150mila persone. Per donare: EMERGENZA TERREMOTO IN PAKISTAN Numero verde 800 298 000 www.unhcr.it


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