Welfare
Hong Kong: vescovo premiato per la difesa dei diritti umani
Il Report's courage prize, sponsorizzato dai giornalisti e dalla locale sezione di Amnesty international, è stato assegnato a mons. Joseph Zen, coadiutore della diocesi cinese
Un premio per il coraggio dimostrato nella lotta in difesa dei diritti umani, con passione giornalistica. Con questa motivazione mons. Joseph Zen, vescovo coadiutore di Hong Kong, è stato insignito del Reporter’s Courage Prize, dato durante la Human Rights Press Awards Ceremony al Club della stampa estera in Hong Kong. L’associazione, riferisce l?agenzia vaticana Fides, ha assegnato il riconoscimento al vescovo per un articolo scritto sul Ming Pao il 4 ottobre del 2000. Nell’articolo, titolato “Pensavamo che queste campagne appartenessero al passato”, mons. Zen parlava delle lamentele della Cina sulla canonizzazione vaticana dei 120 martiri cinesi l?1 ottobre 2000. Il vescovo ha ricevuto un avvertimento dall’ufficio delle Relazioni pubbliche del governo cinese a non interferire negli affari interni della Cina e pressioni per tenere su “basso profilo” le celebrazioni della canonizzazione.
Mons. Zen, che non ha potuto partecipare alla cerimonia di premiazione, ha espresso la sua sorpresa per l’onorificenza ricevuta. “I premi alla stampa sono importanti e portano l’attenzione sul ruolo dei mass media nella protezione dei diritti umani” ha detto. “In questo momento occorre collaborazione, comprensione e mutuo apprezzamento tra i gruppi che difendono i diritti umani e i giornalisti a Hong Kong. Il premio, assegnato alla stampa di lingua inglese e cinese, è sponsorizzato dall’Associazione dei giornalisti di Hong Kong e dalla sezione locale di Amnesty international. Oltre alla difesa delle Chiesa cattolica, nel recente passato mons. Zen è intervenuto su due questioni cruciali: l’atteggiamento cinese verso il movimento Falun Gong, criticando la repressione; il diritto dei residenti a Hong Kong a dare asilo nell’ex colonia inglese ai propri figli che si trovano nella Cina continentale.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.