Volontariato

Acqua: messo a tacere dissenso su privatizzazione

Un documento del Comitato Italiano del Contratto Mondiale sull’Acqua esprime indignazione per la "censura" del movimento contro la privatizzazione.

di Chiara Brusini

?Acqua in bocca: imbavagliato il dissenso sui processi di privatizzazione? ? inizia così un documento del Comitato Italiano del Contratto Mondiale sull?Acqua diffuso oggi dal Presidente Emilio Molinari. E Rosario Lembo, Segretario generale del Comitato continua: ?Siamo profondamente indignati. A Napoli, durante la manifestazione delle Notti  Bianche, è stata censurata l?acqua e con l?acqua la società civile, cioè quei cittadini che con il loro voto  avevano delegato la gestione di un bene pubblico come l?acqua al Sindaco di Napoli Jervolino ed al Governatore Bassolino, e che vogliono far sentire la loro opinione?.   Per usare le parole di Beppe Grillo: ?se c?è l? idea di far passare sotto silenzio questa storia della privatizzazione dell?acqua, se la dovranno vedere con noi cittadini ?. ?Ecco i fatti alla base della nostra  preoccupazione: nella notte napoletana, secondo un programma concordato con gli organizzatori, Beppe Grillo avrebbe dovuto parlare anche della privatizzazione dell?acqua in Campania, perseguita con determinazione dal centro sinistra e osteggiata dalla società civile organizzata nei comitati civici di Napoli e Caserta.  Nell?occasione sul palco avrebbe dovuto salire anche Alex Zanotelli per leggere appunto un comunicato su ciò che sta succedendo. Come è noto non è stato possibile. Inoltre va segnalato che questo gesto è la conseguenza del silenzio da parte del Governatore Bassolino alle numerose richieste di incontro per un confronto sulla decisione di privatizzazione dei servizi idrici dell?ATO 2 di Napoli e Caserta?. ?Questi gesti sono inaccettabili perché contrari alla partecipazione dei cittadini  rispetto alla politica e più in generale rispetto alle politiche di gestione e di governo delle città e dei beni comuni. Perché?” ?Perché Beppe Grillo e padre Alex  Zanotelli rappresentano, per scelte di impegno e per le chiare posizioni espresse pubblicamente i  testimonial  più credibili nella difesa dell?acqua  come bene comune e come diritto umano inalienabile il cui accesso deve essere garantito ad ogni essere umano. Impedendo loro e di parlare si è voluto mettere il bavaglio a tutto il Movimento dell?acqua e alla Società civile.” ?Perché il divieto di consentire l?intervento programmato con padre Alex Zanotelli e l?interruzione di Beppe Grillo a Napoli sono un fatto grave e preoccupante che desta inquietudini  rispetto ai valori di cui la compagine dell?Unione, ed in particolare i DS, intendono essere portatori nel nuovo Governo del Paese. E? inaccettabile che forze politiche  che hanno fatto della censura della ?libertà di pensiero? una  battaglia di prima linea in questi anni, praticano a loro volta  attraverso i loro Amministratori  ed eletti locali  una ?censura? nei confronti del movimento e dei cittadini che si battono contro la mercificazione dell?acqua in Italia e la privatizzazione dei servizi idrici.” “Perché a noi sembra non sia più possibile da parte degli Amministratori del centro-sinistra usare ?la partecipazione? come una parola magica da sbandierare  nei convegni, nelle leggi e nelle direttive, mentre poi nella realtà, ed a livello di vertenze territoriali,  mille segnali ci parlano di arroganza decisionista, di pesanti censure, di indifferenza alla domanda di informazione e partecipazione reale rispetto alle richieste ed istanze espresse dai cittadini rispetto a scelte politiche su beni e servizi di pubblica interesse.” “Perché  siamo fermamente convinti  che il rinnovamento della politica è cosa che passa attraverso la possibilità  di ogni cittadino di far sentire, anche ai  partiti politici  e in particolare a livello di  processi decisionali su servizi legati al territorio ( città, quartieri, etc), il proprio dissenso su scelte politiche che attengono  ?beni comuni? rispetto a quali non è stato preventivamente acquisito un consenso.” E Molinari conclude: ?Il caso di Napoli non è che l?ultimo di un numero di preoccupanti segnali di ?censura?e di  ?indifferenza?  messi in atto da parte di Governatori del centro sinistra nei confronti delle varie espressioni della società civile impegnate nella difesa dell?acqua contro i processi di privatizzazione. Che dire del decisionismo toscano? E della Provincia di Milano e del Presidente Penati??. Il documento si conclude con un appello: ?Noi speriamo che, preoccupati da questo numero crescenti di eventi, si mettano in moto altri cittadini e altri artisti, uomini di cultura e di fede, e che i privatizzatori. E gli eletti siano costretti a confrontarsi  con questa massa crescente di cittadini che rivendicano una partecipazione attiva rispetto ai processi decisionali sui modelli di gestione di beni comuni. Noi speriamo che alcuni Governatori ed Amministratori di enti locali, a partire da queste preoccupazioni, si ricredano sui comportamenti finora adottati ed accettino di aprire un dialogo  realizzando  momenti di confronto politico con i Movimenti e le Espressioni della società civile che hanno manifestato queste preoccupazioni  per ascoltare le loro proposte?.


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