Cultura

Torino 2006: 190 Paesi approvano la Tregua Olimpica

Un'adesione senza precedenti per la risoluzione proposta dall'Italia

di Chiara Brusini

Ha ottenuto una adesione senza precedenti la risoluzione per la Tregua Olimpica in vista di Torino 2006. Sono infatti 190 i Paesi che, all’ Assemblea Generale dell’ Onu di New York, hanno votato a favore del documento che, come recita il suo titolo, punta a ”costruire un mondo migliore e di pace attraverso lo sport e l’ ideale olimpico”.

”E’ incoraggiante – sottolinea il presidente del Toroc, Valentino Castellani – constatare il supporto e la grande adesione della comunita’ internazionale alla Tregua Olimpica. La solidarieta’ e l’ appoggio dimostrato rafforzano il desiderio mondiale di pace e di cessazione di tutte le ostilita’ durante i Giochi”. Un’opinione condivisa anche dal presidente dell’ Assemblea, che ha votato la proposta italiana con voto unanime a mano alzata, Jan Eliasson: ”Da appassionato dello sport e convinto assertore del suo impegno per lo sviluppo e la pace – dice – sono davvero soddisfatto del sostegno universale ottenuto dalla risoluzione proposta dall’Italia”.

La proposta italiana e’ stata ‘co-sponsorizzata’ da 189 dei 190 altri paesi membri dell’Assemblea, tra cui quelli coinvolti nelle principali crisi internazionali. Come l’Afghanistan e l’ Iraq, Cuba e gli Stati Uniti, Israele e l’Iran, l’India e il Pakistan. E anche il Venezuela, pur rifiutando di avallare i documenti che fanno riferimento al recente Vertice dei leader dell’Onu, ha pero’ approvato la Tregua.

Si tratta di una adesione senza precedenti: l’ultima edizione delle Olimpiadi invernali, quelle di Salt Lake City 2002, infatti, i Paesi sostenitori erano stati 173. Quello della interruzione di tutti i conflitti durante le Olimpiadi – una tradizione che risale ai tempi dell’ Antica Grecia – e’ un obiettivo che le Nazioni Unite perseguono dal 1993. E che in vista di Torino 2006 viene inseguito attraverso tutta una serie di iniziative nazionali e internazionali. Come mostre, convegni e manifestazioni – alcune delle quali si sono gia’ svolte in questi mesi – che pongono l’ attenzione sui concetti di pace, cooperazione e giustizia.

Rientrano in questo ambito le Pigotte dei Giochi olimpici di Torino 2006, ovvero le bambole dell’ Unicef che quest’ anno, grazie alla collaborazione con il Toroc, sono dedicate all’ evento del prossimo febbraio. In vendita nelle piazze italiane, servono per raccogliere fondi da destinare alla vaccinazione dei bambini che vivono in zone di guerra. Uno scopo benefico che fa di queste speciali pupazzi il simbolo dell’ approvazione della risoluzione Onu per la Tregua olimpica.

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