Cultura

Presentato il Meeting di Rimini

A Roma, illustrato il programma della manifestazione di Cl che si svolgerà dal 19 al 25 agosto. Gli apprezzamenti dell'ex-ministro Bersani.

di A. Capannini

Una grande mostra su: “Realismi, arti figurative, letteratura e cinema in Italia” a ridosso del secondo dopoguerra fara’ da sfondo alla nuova maratona estiva di Comunione e liberazione, quel Meeting di Rimini che anche quest’anno promette la presenza di ministri (cinque), uomini, dell’economia e della finanza, ma anche missionari, esperti di sanita’, sportivi e cantanti. Il tutto compresso in una sette giorni, che va dal 19 al 25 agosto prossimo fitta di dibattititi, tavole rotonde ed appuntamenti vari. A spiegare la cronologia del nuovo meeting sono stati stamane i leaders del movimento fondato da don Giussani nel corso di una conferenza stampa presso la sede romana della stampa estera. Si iniziera’, di fatto, lunedi’ con il primo vero round di confronti su un tema molto sentito in Italia, quello della giustizia ‘giusta’ con la presenza assicurata del nuovo guardasigilli Roberto Castelli, ma anche del presidente dell’Associazione magistrati Giuseppe Gennaro e dell’ex ministro Piero Fassino. Tra mostre e concerti, sotto i tendoni allestiti per ospitare il ‘popolo ciellino’ altri temi verranno sviscerati da piu’ voci e da diverse posizioni. Tra queste, la riforma del welfare con il ministro Roberto Maroni e il suo predecessore Livia Turco, i sistemi sanitari a confronto con il ministro Sirchia e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, i temi legati al fisco e alla “Tremonti” affidati all’analisi del ministro Frattini, il futuro della “new economy” o delle liberalizzazioni nel nostro paese. Ad una voce non ciellina, quella dell’ex ministro ulivista Pier Luigi Bersani e’ stata affidata oggi, tra l’altro, una presentazione del prossimo meeting. Parole, quelle dell’esponente diessino, di grande apprezzamento soprattutto per lo sforzo culturale fatto in questi anni dagli organizzatori. “Il tema delle forze che si organizzano e del loro rapporto con il mercato – ha detto Bersani – rappresenta un interesse comune. Anche noi pensiamo, d’altronde, che il futuro non sta nello statalismo ma nella ricerca di una presenza piu’ dignitosa dell’uomo nei processi attualmente in corso. Il problema non e’ la contrapposizione pubblico-privato ma la riconferma di un universalismo nelle risposte fondamentali per l’individuo”.


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