Volontariato

Che bella pentola, pulita e pure buona

La casseruola etica create per la Fondazione Rava Italia, in alluminio riciclato, è stata lanciata per finanziare una causa umanitaria. Ma ha conquistato anche un posto alla Triennale

di Ida Cappiello

Si chiama Lollypot la prima pentola coloratissima che fa mangiare non solo chi la usa, ma anche tanti bambini sfortunati. Tutto il ricavato delle vendite (non la solita percentuale che si conta sulle dita) andrà alla Fondazione Rava Italia, per attrezzare i refettori e le cucine dell?ospedale pediatrico di Haiti, ormai quasi pronto, che accoglierà almeno 40mila bambini all?anno.

La casseruola ?etica? è anche amica dell?ambiente, perché fatta di alluminio riciclato, esattamente come i protagonisti del cartoon Robots ai quali si ispira: infatti è stata pensata per coinvolgere i più piccoli nella cucina familiare. E per finire è bella, tanto da aver guadagnato un posto nella collezione permanente della Triennale di Milano. L?ha fabbricata la Ballarini, un?azienda molto nota agli italiani che hano familiarità con i fornelli, ed è nata, come spesso accade alle buone idee, un po? per caso. Racconta Maria Vittoria Rava, presidente della fondazione: «Abbiamo incontrato Angelo Ballarini in occasione di un evento benefico. Gli abbiamo lanciato l?idea di una pentola etica. Dopo poco ci ha risposto di sì. E aveva pure coinvolto la 20th Century Fox».

Poco dopo l?incontro con la fondazione, infatti, allo stand della Ballarini in una fiera specializzata si sono fatti vivi i rappresentanti della Fox con la proposta di realizzare insieme una pentola: volevan infatti lanciare un oggetto divertente ma utile in occasione dell?uscita italiana del dvd di Robots, un successo della primavera 2005. Racconta Ballarini: «Era un?idea veramente insolita. Ho detto loro di sì. Ma a un patto: ?La facciamo, ma a fini umanitari. Voi contribuite con la concessione gratuita delle immagini del film?. Detto e fatto, in 24 ore. Con una rapidità senza precedenti nella storia di una multinazionale».

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La bioplastica diventa “pneo”

Novamont, leader mondiale nelle bioplastiche, ha presentato a Ecomondo il nuovo sacchetto Pneo per la raccolta differenziata dei rifiuti organici. Il sacchetto è realizzato in Mater-Bi ad alta respirabilità, un materiale innovativo che facilita l?evaporazione dell?acqua presente nella parte più deteriorabile del rifiuto, riducendo il peso, l?umidità e gli odori. Questo facilita la gestione dei rifiuti umidi sia per i cittadini che per le amministrazioni pubbliche. La bioplastica Novamont è totalmente biodegradabile e compostabile, a base di amido di mais non geneticamente modificato. Oggi già 15 milioni di europei utilizzano i sacchetti in Mater-Bi per la raccolta differenziata della frazione organica con ottimi risultati in termini di efficienza economica e operativa.

Info: www.materbi.com

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