Cultura
Pubblicato il decreto istitutivo della Consulta per l’Islam
E' il decreto ministeriale del 10 settembre 2005, sulla GU n. 250 del 26-10-2005. Ecco il testo integrale
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, n. 250 del 26-10-2005, il decreto del Ministero dell’interno che istituisce la Consulta per l’Islam italiano.
In esso vengono individuate le funzioni di questo nuovo organismo, chiamato a svolgere “compiti di ricerca e approfondimento indicati dal Ministro dell’interno” e a formulare al
Ministro “pareri e proposte, al fine di favorire il dialogo istituzionale con le comunita’ musulmane d’Italia, migliorare la conoscenza delle problematiche di integrazione allo scopo di individuare le piu’ adeguate soluzioni per un armonico inserimento delle comunita’ stesse nella societa’ nazionale, nel rispetto della Costituzione e delle leggi della Repubblica”.
Ecco il testo integrale del decreto:
DECRETO 10 settembre 2005
Istituzione presso il Ministero dell’interno della Consulta per l’Islam italiano
IL MINISTRO DELL’INTERNO
Visto l’art. 14 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, che
individua le funzioni e i compiti spettanti al Ministero
dell’interno, fra i quali la tutela dell’ordine e della sicurezza
pubblica, e la tutela dei diritti civili, ivi compresi quelli delle
confessioni religiose, di cittadinanza, immigrazione e asilo;
Vista la dichiarazione sul dialogo interreligioso come fattore di
coesione sociale in Europa e come strumento di pace nell’area
mediterranea, adottata dai Ministri dell’interno dell’Unione europea
e fatta propria dai Capi di Stato e di Governo durante il Consiglio
europeo di Bruxelles del 12 dicembre 2003, al termine del semestre di
presidenza italiana dell’Unione europea;
Vista la direttiva generale per l’attivita’ amministrativa e per la
gestione relativa all’anno 2005, adottata con proprio decreto
18 febbraio 2005 ai sensi degli articoli 4 e 14 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che definisce le priorita’
politiche, gli obiettivi e i risultati attesi dall’azione del
Ministero dell’interno, in coerenza con il programma di Governo;
Considerata la crescente interdipendenza, anche in ambito europeo,
tra le politiche di sicurezza, di garanzia dei diritti civili e
sociali, di integrazione nella prospettiva della coesione sociale;
Considerato che la presenza islamica in Italia, anche in relazione
al fenomeno migratorio, ha assunto particolare consistenza;
Considerata l’esigenza di promuovere un dialogo istituzionale con
la componente islamica, volto ad un armonico inserimento nella
societa’ nel rispetto dei principi della Costituzione e delle leggi
della Repubblica;
Ravvisata l’opportunita’ di istituire per tali finalita’ presso il
Ministero dell’interno un organismo a carattere collegiale con
funzioni consultive, che approfondisca la conoscenza dell’Islam
presente in Italia, con particolare riferimento alle problematiche
dell’integrazione, all’esercizio dei diritti civili, ivi compresi
quelli relativi alla liberta’ religiosa, alla convivenza sicura e
pacifica nell’ambito della societa’ italiana;
Decreta:
Art. 1.
1. E’ istituita presso il Ministero dell’interno la Consulta per
l’Islam italiano, con funzioni consultive del Ministro dell’interno,
che la presiede.
2. La Consulta svolge i compiti di ricerca e approfondimento
indicati dal Ministro dell’interno, elaborando studi e formulando al
Ministro dell’interno pareri e proposte, al fine di favorire il
dialogo istituzionale con le comunita’ musulmane d’Italia, migliorare
la conoscenza delle problematiche di integrazione allo scopo di
individuare le piu’ adeguate soluzioni per un armonico inserimento
delle comunita’ stesse nella societa’ nazionale, nel rispetto della
Costituzione e delle leggi della Repubblica.
Art. 2.
1. Il Ministro dell’interno puo’ chiamare a far parte della
Consulta in qualita’ di componenti:
persone di cultura e religione islamica che, per la loro
esperienza, possano offrire qualificati apporti alla trattazione dei
temi di interesse del collegio, nella convinta adesione ai valori e
principi dell’ordinamento repubblicano;
studiosi ed esperti.
2. Partecipano alle sedute della Consulta, oltre ai componenti, il
Capo di Gabinetto del Ministero dell’interno, il Capo del
Dipartimento per le liberta’ civili e l’immigrazione, nonche’ i
Consiglieri del Ministro e i funzionari di volta in volta individuati
in relazione agli argomenti all’ordine del giorno.
3. Possono essere invitati a partecipare ai lavori della Consulta,
per la trattazione di specifiche questioni, rappresentanti della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri di volta in
volta interessati. Assiste alle sedute, e ne cura la verbalizzazione,
un dirigente della carriera prefettizia in servizio presso il
Gabinetto del Ministro, al quale e’ affidata la responsabilita’ della
segreteria tecnica della Consulta.
4. Con successivo decreto si provvedera’ alla costituzione della
Consulta e alla conseguente individuazione nominativa dei componenti.
Art. 3.
1. Il presidente provvede alla convocazione della Consulta ogni
volta ne ravvisi la necessita’ e, comunque, almeno tre volte l’anno,
fissando il relativo ordine del giorno.
2. In relazione ai singoli argomenti da trattare, il presidente
puo’ procedere ad audizioni ed invitare a tal fine persone che
possano offrire un contributo alla conoscenza dei temi trattati.
Art. 4.
1. L’attuazione del presente decreto non comporta oneri aggiuntivi
a carico del bilancio dello Stato.
Il presente decreto sara’ inviato al controllo secondo le vigenti
disposizioni e sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 10 settembre 2005
Il Ministro: Pisanu
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