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Adozioni in Bielorussia: è scontro tra la Prestigiacomo e i parlamentari Ds
"Governo latitante", dicono gli onorevoli diessini in missione a Minsk. "Così strumentalizzate una vicenda drammatica e illudete le famiglie", risponde il Ministro. Domani la Capponi vola a Minsk
E’ polemica tra il ministro Prestigiacomo e gli onorevoli Bolognesi e Ruzzante sulla vicenda delle adozioni bloccate in Bielorussia.
Nel pomeriggio, un comunicato dei Ds accende la miccia. Titolo: “Per Governo latitante
rischia di saltare accordo con Bielorussia su sblocco adozioni”.
Cosa succede? I deputati diessini Marida Bolognesi e Piero Ruzzante in queste ore si trovano a Minsk con una delegazione della Commissione Parlamentare per l?Infanzia. In un comunicato stampa si dicono fortemente preoccupati che ?un importante risultato politico raggiunto dalla Commissione infanzia venga vanificato per l?immobilismo del Ministro Prestigiacomo che non ha mandato nessun funzionario del Ministero o della Commissione per le adozioni internazionali che possa procedere alla ratifica di un accordo finalmente trovato?.
Secondo l?on. Bolognesi, ?è molto grave che per l?immobilismo o la superficialità del nostro Governo rischi di saltare l?accordo politico raggiunto tra la delegazione parlamentare ed il Governo Bielorusso che permetterebbe di sbloccare l?adozione di 150 bambini”.
Poche ore e arriva una durissima presa di posizione del Ministro Prestigiacomo: “E’ grave e irresponsabile – dichiara il Ministro in una nota – che gli onorevoli Bolognesi e Ruzzante accusino il governo di latitanza e di immobilismo millantando il raggiungimento di un accordo sullo sblocco di 150 adozioni in bielorussia”.
Così si illudono le famiglie, sottolinea il ministro, che espone alcune precisazioni:
“1) la Bielorussia – spiega Prestigiacomo – è un paese per il quale, a causa delle violazioni dei diritti umani e delle libertà democratiche, il Consiglio dell’Unione Europea ha disposto la sospensione di ogni contatto bilaterale fra esponenti di governi ‘fino a quando la Bielorussia non avanzerà sulla strada dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e non rispetterà i principi costituzionali propri di uno stato democratico e di diritto’.
“2) la Bielorussia – continua il ministro – ha di recente modificato la normativa sulle adozioni internazionali restringendo fortemente le possibilità di adozioni da parte di paesi stranieri. La nuova normativa riguarda anche le pratiche valutate precedentemente positivamente, che dovranno quindi essere riviste. Le pratiche pendenti sono più di 150, 24 delle quali sono state valutate con la nuova legge e respinte”.
Prestigiacomo aggiunge che “3) l’Italia per riattivare i canali delle future richieste di adozioni deve sottoscrivere un protocollo di cooperazione con il governo bielorusso che recepisca la nuova normativa e impegni l’Italia a rispettarla per il futuro”.
“4) La posizione del Governo italiano – ribadisce il ministro -è quella di vincolare l’accordo per il futuro allo sblocco delle 150 adozioni pendenti come giustamente richiesto dalle famiglie italiane. Su questo obiettivo si sta lavorando ed a questo scopo, dopo un lavoro preparatorio con le autorità bielorusse in Italia, si è svolta il 13 e 14 scorso una missione della Presidente della Commissione per le adozioni internazionali Roberta Capponi e del rappresentante del Ministero degli esteri Ambasciatore Giuseppe Panocchia. In quella occasione è emersa la resistenza della Bielorussia a fornire assicurazioni sull’esito delle pratiche pendenti, ma la trattativa non è mai stata interrotta”.
“5) La Commissione parlamentare per l’infanzia ha dal canto suo deciso di svolgere una missione a Minsk con lo scopo di rafforzare le richieste italiane – ricorda il ministro -.
Se in un primo momento era stata richiesta la presenza del Governo con la Presidente Capponi e l’ambasciatore Panocchia, successivamente tale presenza è stata considerata dalla stessa Commissione parlamentare non indispensabile e nemmeno opportuna. Ecco perché nessun rappresentante del governo si è recato a Minsk”.
“6) Quanto “all’accordo politico” raggiunto dalla Commissione e valutato questa mattina dagli uffici – chiarisce Prestigiacomo -, esso non prevede alcuna assicurazione o impegno di esito positivo per le 150 pratiche pendenti, ma solo un generico riferimento in premessa, parte non vincolante, che recita: “partendo dal superiore interesse del minore e prendendo in considerazione i legami affettivi che si sono stabiliti fra i bambini bielorussi e gli aspiranti italiani alle adozioni, tutte le pratiche arrivate al centro nazionale di adozione prima dell’ottobre 2004 verranno esaminate secondo procedura, prima del febbraio 2006′”.
“Appare evidente – dice quindi il Ministro – che non vi è nessun impegno di positiva soluzione e che anzi già 24 casi esaminati “secondo procedura” sono stati respinti. Firmare tale documento, che la Commissione parlamentare non ha alcun titolo di negoziare trattandosi di atti fra governi, rappresenterebbe una mossa propagandistica priva di qualsiasi effetto positivo e illusoria per le famiglie”.
“La strumentalizzazione politica di una vicenda drammatica e complessa, sulla quale non è possibile improvvisare o agire con leggerezza, come l’esternazione degli onorevoli Bolognesi e Ruzzante – afferma il Mionistro Prestigiacomo – , serve solo a complicare irresponsabilmente i problemi e offende non già il Governo, ma le centinaia di cittadini che chiedono alle istituzioni serietà. Per questo ho convocato il coordinamento delle famiglie interessate le quali oggi hanno tempestato di comunicazioni e richieste il mio ministero sulla base delle fuorvianti informazioni fatte arrivare da Minsk”.
“Ciò nonostante – conclude il Ministro – nel preminente rispetto dell’ansia e del dolore delle famiglie interessate la presidente Capponi e l’ambasciatore Panocchia si recheranno domani a Minsk col mandato di sottoscrivere il protocollo unicamente a condizione che contenga esplicite garanzie sulle 150 adozioni pendenti. Garanzie che mancano nella ‘bozza di accordo’ di iniziativa parlamentare”.
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