Economia

Abbiamo lanciato la motua. In 300 hanno già detto sì

Solidalia, un progetto pilota. Fornire prestazioni sanitarie e assistenziali a prezzi agevolati. Un'idea innovativa che ha fatto subito breccia

di Chiara Sirna

Meno welfare, più mutue. Solidalia è il primo caso in Italia di società di mutuo soccorso nata e cresciuta dentro e per il mondo della cooperazione sociale con lo scopo di garantire prestazioni sanitarie e assistenziali a prezzi agevolati. Promossa e sostenuta da Federsolidarietà/Confcooperative, dal consorzio Cgm e dalla società assicuratrice Assimoco, oggi, dopo un solo anno di vita, conta già 300 soci. «Siamo espressione diretta della cooperazione e puntiamo a far sì che la mutualità diventi il pilastro del benessere dei nostri cooperanti. Ciò non esclude comunque l?apertura a tutti coloro che sentono il bisogno di sentirsi più tutelati in un sistema economico e sociale che protegge sempre meno», spiega il direttore, Riccardo Zennaro. «Sono tantissimi infatti i servizi a costi calmierati per assicurare l?accesso alle cure sanitarie a quei cittadini che faticano sempre di più ad arrivare a fine mese. La quota associativa, da versare una sola volta nella vita, è di 40 euro; l?acquisto delle prestazioni può variare da un minimo di 45 a un massimo di 798 euro. Il risparmio sulla spesa, grazie a un?accurata selezione dei fornitori arriva a raggiungere anche il 50%», spiega ancora Zennaro. Un?attenzione particolare, poi, è stata affidata all?ampia e crescente fascia di lavoratori atipici, a cominciare dai collaboratori a progetto, garantendo loro sussidi in caso di decesso o invalidità sul lavoro e rimborsi giornalieri nei periodi di infortunio e malattia. «Le prestazioni hanno durata annuale e non sono individuali, valgono per tutto il nucleo familiare», aggiunge il direttore. E per il futuro si comincia a pensare a possibili nuovi ?business?. «Stiamo già tentando di programmare interventi per il dopo di noi», conclude Zennaro, «per andare incontro alle difficoltà di genitori con figli disabili. Vorremmo collaborare con le associazioni di settore e garantire servizi sul campo tramite le nostre stesse cooperative, sia per aiutarli a sostenere le spese in comunità alloggio sia per capire insieme cosa fare». E anche per le prossime sperimentazioni varrebbe la stessa regola in vigore per i servizi già attivati, già oggi garantiti anche lontano dalla sede milanese di Solidalia grazie all?adesione della società a un network di laboratori ambulatoriali e assistenziali su tutto il territorio nazionale. Info: www.solidalia.coop


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