Formazione

Fao: aiuti all’Indonesia per combattere l’influenza aviaria

Al varo una campagna nazionale di controllo con l'assistenza dell'agenzia delle Nazioni Unite

di Chiara Brusini

In Indonesia la FAO riunirà una equipe d?emergenza per aiutare il paese ad intraprendere una nuova fase della battaglia contro l?influenza aviaria alla sua origine, vale a dire nel pollame – ha reso noto oggi l?Agenzia delle Nazioni Unite.   ?La serietà della situazione in Indonesia, dove di recente si sono registrate diverse vittime umane, richiede una risposta forte e coordinata che coinvolga tutte le parti interessate, dalle autorità centrali fino ai vari distretti e comunità locali?, ha affermato Joseph Doemench, Veterinario Capo della FAO.   ?Il virus dell?influenza aviaria minaccia di diventare endemico in diverse parti del paese?, ha continuato Domenech. ?Siamo molto preoccupati per la presenza del virus nei piccoli allevamenti di pollame di milioni di contadini. Nelle comunità rurali e suburbane non sembra esserci ancora una chiara consapevolezza riguardo alla minaccia che il virus rappresenta per gli esseri umani e per gli animali. In genere i grandi produttori di pollame sono riusciti a proteggersi, perché hanno le conoscenze ed i mezzi per attivare controlli efficaci di biosicurezza?.     Controlli a tappeto La FAO punta innanzitutto ad istituire una task force che coinvolga le autorità veterinarie nazionali, i ministeri, l?Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ed il Programma Alimentare Mondiale per il supporto logistico.   ?Il nostro obiettivo primario è mettere in moto le attività di controllo del virus sul campo. La FAO stabilirà perciò centri locali per il controllo della malattia nelle zone critiche. Questi centri offriranno informazioni aggiornate e formeranno tecnici di salute animale e veterinari sui metodi di ricerca e di controllo rapido della malattia?, ha detto Peter Roeder, esperto di salute animale che dirigerà il team FAO in Indonesia.     Parte della strategia sarà individuare le aree colpite con una ricerca sistematica, casa per casa, dei volatili malati da parte degli operatori di salute animale e definire insieme alle autorità indonesiane misure di controllo quali l?abbattimento, le vaccinazioni e la biosicurezza. All?inizio il progetto coinvolgerà principalmente Giava, dove si è verificato il maggior numero di decessi umani. Le organizzazioni non governative avranno un ruolo chiave nel raggiungere le comunità più remote e nel coordinare le attività.   ?In Tailandia l?approccio di tipo quasi militare contro l?influenza aviaria si è dimostrato molto efficace. La FAO porterà in Indonesia un team di esperti veterinari tailandesi perché condividano la loro esperienza con gli esperti indonesiani e formino centinaia di tecnici di salute animale. Crediamo che l?Indonesia possa imparare molto dall?esperienza tailandese? ha affermato Roeder.     Nell?ambito del progetto si cercherà di esaminare la possibilità di indennizzi per gli allevatori. ?L?uccisione dei polli infetti rappresenta ancora una grande perdita economica per molti piccoli contadini ed è per questo che sono spesso riluttanti ad abbandonare il proprio allevamento. Dobbiamo fare di tutto perché gli allevatori diventino i nostri principali alleati nella lotta contro l?influenza aviaria?, ha aggiunto Domenech.   Necessari test rapidi Domenech ha sottolineato che l?individuazione del virus nelle comunità locali potrebbe essere facilitata se fosse disponibile un kit per test rapidi. ?Sfortunatamente, un simile kit per il controllo degli animali sul posto non esiste ancora e dipendiamo tuttora dai test di laboratorio, che portano via molto tempo. La FAO fa perciò appello ai ricercatori universitari ed alle aziende biotech perché sviluppino urgentemente uno strumento così importante?, ha detto Domenech.   Il progetto di emergenza della FAO in Indonesia sarà finanziato dall?Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID) con un milione e mezzo di dollari.       Link del progetto in inglese


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