Welfare

Una scuola nel nome di Raoul Follereau

Il neo presidente Colizzi parla delle future strategie dell’ong che punta alla formazione dei volontari. E che quest’anno premia Daisy Kandathil, paladina contro la lebbra.

di Carmen Morrone

Nascerà l?anno prossimo la prima scuola Raoul Follereau rivolta agli 800 soci per formarli come operatori di volontariato in Italia e all?estero. È la notizia che dà in anteprima a Vita Francesco Colizzi, neopresidente di Aifo – Associazione italiana amici di Raoul Follereau, ong impegnata dal 1961 nelle cooperazione sanitaria internazionale e in particolare contro la lebbra. Colizzi, nominato a giugno, con i dirigenti Aifo sta mettendo a punto il piano strategico 2006 che sarà presentato ufficialmente a dicembre. Alcuni spunti saranno anticipati al convegno di Montesilvano (in provincia di Pescara), in programma dal 22 al 23 ottobre. «Ogni due anni è il nostro appuntamento per incontrarci, in cui ribadiamo la nostra identità di movimento insieme ai nostri 150mila sostenitori e il nostro spirito di volontariato inteso come dono e gratuità». La civiltà è amore è il titolo del convegno, ma anche una frase tratta dal discorso tenuto da Raoul Follereau nel 1967 alla Sorbona. «L?abbiamo scelta per affermare non solo un ideale, ma anche una possibilità messa nelle mani di ciascuno di noi. Anche se nell?attuale contesto storico-politico sembra l?opposto di ciò che accade. Ai giovani di Parigi Follereau disse anche: ?Organizzate l?epidemia del bene?», spiega Colizzi. «Ed ecco un altro dei nostri obiettivi: fare di Aifo Italia un?associazione popolare e per nostra naturale mission partiremo dal mondo sanitario per entrare nel tessuto sociale». Aifo è famosa per le campagne di sensibilizzazione promosse dallo scrittore Dominique Lapierre e, in Italia, dall?attrice Pamela Villoresi «Il 90% dei fondi che raccogliamo provengono da privati cittadini e questo ci distingue da tante altre realtà. Il mondo dell?economia, però, non può essere esonerato dal mondo della solidarietà e noi possiamo interagire con le aziende a livello di coscientizzazione. L?orizzonte universalistico della responsabilità, infatti, determina un significato nuovo dell?agire sul piano personale facendo propri degli stili di vita diversi, compatibili con il rispetto dell?intero pianeta, ma determina l?esigenza di partecipare direttamente a un?azione politica che muova da presupposti alternativi all?attuale sistema economico internazionale». Il premio Follereau 2005, riconoscimento internazionale a operatori sanitari distintisi per la loro opera nei Paesi del Sud del mondo, sarà assegnato a Daisy Kandathil. Missionaria laica, dal 1970 lavora in India al Centre de Service di Cochin, nello Stato del Kerala, come medico specializzato in malattie tropicali e nella cura della lebbra. A Bangalore, nello stato del Karnataka, ha aperto il primo ufficio di Coordinamento Aifo della regione e per la sua esperienza è consulente onorario Aifo per l?India. La consegna del riconoscimento avverrà nel corso della giornata conclusiva del convegno. L?Associazione italiana amici di Raoul Follereau nasce nel 1961 da alcuni gruppi spontanei di volontari che si erano mobilitati nella lotta contro la lebbra. Aifo è una ong di cooperazione internazionale in ambito socio-sanitario. Partner ufficiale dell?Oms, collabora con varie agenzie delle Nazioni Unite e opera in circa 50 Paesi del mondo. tel. 051.4393211- info@aifo.it


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