Sostenibilità

Formazione. Standard di qualità. Valori etici messi in azione

Consapevolezza, responsabilità, curiosità, rispetto e scetticismo sono i valori base su cui lavorare. Generano voglia di coerenza tra idee e vissuto (di Antonio Bossi).

di Redazione

E’ sempre più chiara la consapevolezza della stretta interdipendenza esistente tra sviluppo economico, salvaguardia dell?ambiente, equità sociale e formazione a stili di vita di ridotto impatto ambientale: i pilastri su cui poggiano i programmi e le azioni di sviluppo sostenibile. E definite sono ormai anche le caratteristiche, i ?concetti chiave? entro i quali ci si muove quando si affronta un programma educativo sullo sviluppo sostenibile: dimensione ambientale, sociale ed economica, visione di lungo periodo, connessioni con la qualità della vita, approccio sistemico ai problemi ambientali, integrazione delle politiche ambientali con le politiche settoriali. Le grandi finalità formative e il cambiamento culturale propri dell?educazione ambientale sono state ribadite negli ultimi trent?anni dai documenti elaborati nel corso di conferenze nazionali e internazionali, a partire dalla Conferenza di Rio del 1992, che introdusse la necessità di rivedere la relazione uomo-natura che domina l?Occidente, caratterizzata da una visione del mondo in cui l?uomo è dominante sulla natura, per passare a una visione che vede il futuro dell?uomo come parte inseparabile del futuro della natura e dell?ambiente. L?essere umano, quindi, all?interno del sistema di relazioni che caratterizzano ogni ambiente. In Italia, negli anni 90, prima con la pubblicazione degli Indicatori di qualità per l?educazione ambientale (1991), poi con la Carta di Fiuggi per un?educazione ambientale (1997), si crearono le condizioni per chiarire principi e caratteristiche proprie dell?educazione ambientale. Oggi ci troviamo al punto in cui, se risulta ormai chiaro che c?è una notevole concordanza sui principi che fanno dell?educazione ambientale la più importante delle ?educazioni?, ci sono ancora difficoltà a calare principi e metodologie nella pratica quotidiana. La lunga esperienza della nostra associazione, impegnata ogni giorno a contatto con migliaia di ragazzi, ci porta ad alcune riflessioni. Attraverso l?educazione ambientale è possibile vivere un?educazione totale all?ambiente, che sviluppi cioè globalmente ogni persona nel corpo e nello spirito. L?educazione ambientale non può, infatti, essere scissa dall?educazione sociale e personale, e l?attenzione e il rispetto per l?ambiente non possono aver luogo senza un?attenzione nei confronti di se stessi e il rispetto per gli altri. S?impongono quindi alcune riflessioni sui ?valori etici? intorno ai quali impostare un?azione formativa che coinvolga chi opera nell?educazione ambientale. Il valore attorno a cui ruotano tutti gli altri valori è quello della consapevolezza: di noi stessi, dell?ambiente che ci circonda, dei nostri doveri, dei nostri diritti. Altro valore fondante è quello della responsabilità personale, con la percezione di voler essere attori di cambiamento e di sentirsi appagati nello svolgere un ruolo positivo rispetto agli altri. Poi viene il senso di rispetto per noi stessi e per il pianeta che ci ospita, per il diverso e per le sue opinioni. A stemperare il ?peso? di questi valori forti si legge però una spiccata vocazione al senso critico, una sorta di leggerezza, di non moralismo e di laicismo nell?affrontare le cose, unite ad una buona dose di scetticismo verso le filosofie salvifiche e le soluzioni facili e schematiche. Va poi aggiunta una spiccata curiosità verso l?ambiente fisico e sociale e verso le altre opinioni. Curiosità, capacità di ascolto e rispetto delineano un approccio non competitivo, disponibile alla condivisione e alla collaborazione, capace di affrontare i conflitti. L?atteggiamento non competitivo e il senso di responsabilità dovrebbero portare ad una serie di atteggiamenti che si riflettono sulla sfera privata: a cercare la coerenza fra idee e vissuto, a ricercare la semplicità e l?essenzialità come elementi chiave del benessere, a fare grande attenzione alla qualità delle relazioni, a essere sensibili alla bellezza delle cose con la conseguente ricercando dell?armonia e dell’?equilibrio.

Antonio Bossi Ufficio educazione WWF Italia


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