Sostenibilità

Giovani e ambiente: sensibili ma poco impegnati

L’85% dei ragazzi è interessato alla natura, il 66% teme l’effetto serra e il 58% l’aria inquinata (di Maria Antonietta Quadrelli).

di Redazione

Ben informati e sensibili ai problemi ambientali ma poco disposti a impegnarsi in prima persona per risolverli. Sono i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 ?fotografati? da un questionario formulato da tre istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Ceris – Istituto di ricerche sull?impresa e lo sviluppo, Ibimet – Istituto di biometeorologia, Isac – Istituto di scienze dell?atmosfera e del clima) in sette scuole medie secondarie di Roma: una americana, una francese, una spagnola e quattro italiane. I risultati? Forte l?attenzione per l?ambiente. Il 91% dei ragazzi ha un interesse medio-alto per scienza e tecnologie, l?85% per le questioni ambientali, ma sono anche molto sensibili (89%) al tema dei cambiamenti climatici. Ben due terzi dei giovani interrogati ha, infatti, espresso preoccupazione per l?emergenza ambientale riguardo al clima: il 69% giudica grave o molto grave il depauperamento dell?ozono e il 66% l?effetto serra; il 58% si dimostra allarmato per il rischio di inquinamento atmosferico, il 43% per quello delle acque marine, il 47% per il problema dei rifiuti e il 44% per la desertificazione. Meno sentita è la gravità per i rischi alluvionali (30%) e per quelli legati a grandi frane (27%). A fronte di queste preoccupazioni, però, non c?è un altrettanto sentito impegno personale. Solo la metà (46%) dei ragazzi ha risposto in modo positivo al quesito che chiedeva loro se fossero disposti a modificare i loro comportamenti per ottenere un miglioramento della qualità dell?ambiente. Circa un terzo, il 34%, invece, si è detto disponibile a fare sacrifici parziali, mentre solo il 5% ha risposto con un deciso no. I dati di questa ricerca confermano i risultati di altre indagini svolte in passato: Comportamenti inquinanti dei giovani italiani (IPSA 2002) su un campione di 2mila ragazzi tra i 14 e i 21 anni, Indagine sui consumi dei preadolescenti in Lombardia (Eurisko WWF 1998) su un campione di mille ragazzi dagli 11 ai 14 anni, Educazione e ambiente. Informazione e cultura ambientale nei ragazzi trentini (AAVV 1991) su un campione di 800 studenti di 13 anni della provincia, e altre ancora. Queste ricerche confermano alcuni elementi comuni facilmente sintetizzabili, primi tra tutti il consenso diffuso sulla gravità del problema ambientale e la presenza di un buon livello di informazione. I risultati evidenziavano però uno scarso valore della partecipazione sociale e dell?impegno attivo nella risoluzione dei problemi. Collegabile a questo punto è la sottovalutazione della propria responsabilità/efficacia personale: una debole cultura civica, che fa sì che si tenda a colpevolizzare soggetti diversi da sé.

Maria Antonietta Quadrelli Resp. Ufficio Educazione WWF Italia


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