Non profit
Associazioni. La raccolta fondi di Aism. Dieci anni a furor di mele
La prima edizione nellottobre 1996. Dai 500mila euro di allora, la raccolta oggi è triplicata. Segno di unidea giusta. Per una causa ancora più giusta.
Dalle biciclette alle mele. è stato questo il percorso fortunato compiuto dall?Aism, l?Associazione italiana sclerosi multipla che da dieci anni organizza Una mela per la vita. «Quando si decise di organizzare degli eventi in piazza, nel 1992, scegliemmo Bicincittà insieme con la Uisp», racconta Antonella Moretti, direttore della comunicazione e delle raccolte fondi. «Dopo il successo di questa prima uscita si è iniziato a pensare a che cosa fare di nuovo», continua. «Non volevamo un altro evento sportivo ma volevamo dare un messaggio positivo. E abbiamo pensato: perché non abbinarsi a un frutto?» Scegliendo poi quello che è considerato il frutto per eccellenza: la mela.
Venne fatto l?accordo con l?Unaproa, l?associazione dei produttori, per essere presenti in 500 piazze italiane. La prima edizione fu nell?ottobre 1996. Da quel momento è stata crescita continua: dai 550mila euro della prima edizione si è arrivati a un milione e 550mila euro. In un decennio le mele hanno portato all?Aism oltre 10 milioni di euro, investiti in ricerca, borse di studio e servizi di assistenza dedicati alle persone con sclerosi multipla.
«Per noi poi è soprattutto un momento forte: nel giro di un paio di giorni riusciamo a entrare in contatto con circa 600 mila persone: si fa sensibilizzazione sulla sclerosi multipla e si incontrano nuovi volontari», conclude la Moretti.
Info:
Appuntamento. Sabato 15 e domenica 16 ottobre si tiene la decima edizione di Una mela per la vita.
Info: tel. 840.502050 – Benvenuti all’AISM
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.