Formazione

L’Italia aumenta il proprio contributo al Pam di 3,5 miliardi

Il Governo italiano aumenta il suo contributo annuale da 14.5 a 18 miliardi di lire nel 2001 al World Food Programme, il Programma Alimentare Nazioni Unite

di Riccardo Bonacina

Il World Food Programme, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, ha accolto con estremo favore la decisione del Governo italiano di aumentare il contributo di base annuale da 14.5 a 18 miliardi di lire nel 2001. La decisione è stata comunicata ai responsabili del PAM nel corso di una riunione svoltasi a Roma, presso la sede del Ministero degli Esteri. “Siamo estremamente soddisfatti dell’operato del PAM e nutriamo molta fiducia in questa organizzazione”, ha detto il Consigliere Marco Ricci, Direttore dell’Ufficio Multilaterale. Gli obiettivi principali alla base della decisione del Governo italiano sono due. Il primo è di sostenere gli sforzi del PAM nella prevenzione della diffusione dell’AIDS, che miete milioni di vittime, soprattutto in Africa, e che si diffonde con estrema rapidità. Attraverso la sua presenza capillare sul territorio e nelle scuole e le sue campagne di informazione, il PAM può aiutare le popolazioni a conoscere meglio le caratteristiche del virus ed a prevenirne la diffusione. Il secondo obiettivo è il progetto “Global Campaign to End Child Hunger”, la campagna del PAM per garantire a tutti i bambini un pasto al giorno ed un’educazione scolastica. Grazie a questo programma, in alcuni Paesi la frequenza scolastica è aumentata fino al 300 per cento, consentendo soprattutto alle bambine di avere accesso all’istruzione e speranza per il futuro. “L’incremento del contributo di base da parte del Governo italiano ? ha detto Namanga Ngongi, Vicedirettore Esecutivo del PAM ? è per noi motivo di orgoglio e di responsabilità. Dopo gli Stati Uniti, l’Italia è il primo Paese europeo che ci accorda un sostanzioso contributo per la nostra campagna a favore dei bambini poveri nelle scuole e ci aiuta concretamente a dichiarare il nostro obiettivo di far crescere la prima generazione istruita e libera dalla fame”. Il World Food Programme e’ l’agenzia delle Nazioni Unite che combatte in prima linea la fame nel mondo. Lo scorso anno, il WFP ha aiutato oltre 83 milioni di persone in 83 Paesi, inclusa gran parte dei rifugiati e degli sfollati.


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