Formazione

Fao: Touadi, Africa problema dei Paesi ricchi

Il filosofo congolese ha commentato in un'intervista l'intervento di ieri del presidente Ciampi

di Redazione

”Sono rimasto impressionato non solo per la sensibilita’ che Ciampi dimostra su questo argomento, ma anche perche’ e’ stato un grande economista e quindi conosce bene i meccanismi che stanno alla base del problema”. In questo modo Jean Leonard Touadi, filosofo congolese che da tempo vive in Italia, ha commentato, in una intervista con il quotidiano ‘Il Mattino’, l’intervento di Ciampi sul problema della poverta’ al vertice per i 60 anni della Fao . ”Bisognerebbe -continua Touadi- risolvere tre problemi strutturali: l’apertura dei mercati dei Paesi piu’ ricchi ai prodotti dei Paesi poveri; stabilire prezzi piu’ giusti per le materie prime; investire in infrastrutture piuttosto che riversare finanziamenti a pioggia. Anche perche’ – spiega Touadi- l’interdipendenza tra le varie parti del mondo cresce sempre di piu’ e i Paesi ricchi non potranno permettersi, ancora per molto un’ Africa in queste condizioni. Questione di interessi, insomma”. ”I mezzi di comunicazione -continua il filosofo- non devono mai smettere di parlare di questo problema, anche se c’e’ il rischio che tra tante guerre e catastrofi si crei una sorta di assuefazione ai problemi del mondo. Quando ci si rendera’ conto che milioni di persone fuggono dai propri Paesi, rischiando la vita, perche’ non hanno cio’ che in Europa puo’ sembrare banale, come il cibo e l’acqua potabile -conclude Tuoadi- forse si capira’ cosa e’ la fame”.


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