Formazione

Pakistan: Caritas, inviati alimenti per bambini, coperte, riso e olio

La rete internazionale Caritas ha intanto inviato un team che affianca la Caritas locale nei soccorsi ai villaggi più remoti.

di Redazione

Volontari per assistere e sostenere le centinaia di migliaia di persone che hanno perso la casa; medici, infermieri e medicinali per curare i feriti. Questo e’ ora in Pakistan l’impegno prioritario della Chiesa, attraverso la rete Caritas. Sono stati distrutti o resi inagibili ben 26 ospedali e la maggior parte dei 600 centri medici nell’area colpita dal terremoto dello scorso 8 ottobre. Senza acqua pulita e’ ora altissimo il rischio di colera, tetano, polmonite. La rete internazionale Caritas ha intanto inviato un team di emergenza che sta affiancando la Caritas locale nei soccorsi di urgenza. Due camion con riso, olio, alimenti per bambini e coperte, hanno raggiunto ieri Muzzaffarabad. Il Presidente della Conferenza Episcopale del Pakistan, l’Arcivescovo Lawrence Saldanha ha invitato alla solidarieta’ concreta. Anche nell’ India settentrionale la mobilitazione Caritas e’ stata immediata. Sono state distribuite 1000 coperte nelle zone di Baramulla, mentre 1.500 famiglie nei tre villaggi isolati di Jabla, Gwalan e Sangri hanno potuto ricevere aiuti alimentari. E’ iniziata anche la distribuzione di 20.000 coperte, 1.500 trapunte, 1.500 tende nei villaggi di Jabla, Gwalan e Sangri. Lo sforzo della Caritas e’ quello di raggiungere i villaggi piu’ colpiti e remoti. La maggior parte di essi sono raggiungibili solo a piedi dopo 2/4 ore di cammino. In un solo giorno un team medico Caritas (con volontari, ortopedici, chirurghi e infermieri) é riuscito ad assistere 750 famiglie in 5 villaggi. L’obiettivo e’ quello di raggiungere al piu’ presto almeno 7.000 famiglie con cure sanitarie e aiuti d’urgenza. Visto che le temperature scendono, un’altra priorita’ sono rifugi sicuri per affrontare la neve e i venti freddi.


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