Bulgaria: rapporto Ue critico su giustizia e corruzione.

ll commissario Ue all’Allargamento, Olli Rehn, ha confermato quello che era nell’aria da diverse settimane: il rapporto annuale della Commissione sul percorso della Bulgaria verso l’adesione all’Ue sarà critico sui ritardi nei settori della giustizia, lotta alla corruzione e al crimine organizzato. “Il rapporto – ha detto Rehn durante la visita odierna a Sofia – riconoscerà con ogni probabilità i progressi compiuti dalla Bulgaria, ma identificherà alcuni ritardi. Questi si riferiscono principalmente alla riforma della magistratura e alla lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione”. Proprio pochi giorni fa, un alto funzionaria dell’Agenzia della dogana bulgara è stata uccisa in un agguato in un quartiere residenziale di Sofia. Ma, in contemporanea alla visita di Rehn, il parlamento bulgaro ha lanciato un segnale approvando questa mattina la riforma del codice penale, una delle leggi necessarie per preparare il Paese all’ingresso nell’Ue. La riforma prevede l’affidamento delle attività investigative, attualmente compito dei pubblici ministeri, alla polizia, al fine di velocizzare il corso delle indagini, attualmente ritenute troppo lente da Bruxelles. Inoltre sono previsti interventi per semplificare la fase pre-processuale, per limitare il numero di casi respinti prima di arrivare in tribunale per irregolarità processuali. Nel corso della suia visita, oltre al primo ministro Sergei Stanishev, Rehn ha incontrato il ministro degli Esteri, Ivaylo Kalfin, e quello per gli Affari europei, Meglena Kuneva. L’esecutivo Ue presenterà il suo rapporto sulla Bulgaria il 25 ottobre, insieme a quello relativo alla Romania, altro paese candidato ad entrare in Europa nel 2007. In caso di ritardi nelle riforme, i Venticinque possono appellarsi ad una ‘clausola di salvaguardia’ che postporrebbe l’adesione al 2008.