Mondo
Afghanistan: morto un soldato italiano
Tra le ipotesi al vaglio in merito alla morte del caporal maggiore capo Michele Sanfilippo, avvenuta stamane a Kabul, prevale quella dell'incidente
di Paolo Manzo
Incidente ”per maneggio di un’arma corta” che stava pulendo o smontando, colpo di pistola partito accidentalmente dalla pistola di un commilitone o suicidio: queste, aprende l’Andkronos da fonti militari a Kabul, le ipotesi prevalenti in merito alla morte del caporal maggiore capo Michele Sanfilippo a Kabul. L’ipotesi del suicidio viene comunque per il momento ritenuta la meno probabile, mentre si propende per l’incidente. I primi accertamenti avrebbero permesso di stabilire che la morte sarebbe stata causata da un colpo di ‘arma corta’, probabilmente una pistola, alla testa. ”I rilievi di medicina legale e gli accertamenti dei carabinieri sono ancora in corso, quindi non si puo’ al momento stabilire con certezza la causa della morte. Per lo stesso motivo non si puo’ escludere alcuna pista”, continuano le fonti. Di certo c’e’ che Sanfilippo non era un militare inesperto. Il caporal maggiore, 34 anni, si era arruolato nel 1990 ed aveva partecipato a numerose missioni all’estero.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.