Famiglia

Terremoto: 30mila morti e due milioni di senzatetto

Secondo l'Unicef solo in Pakistan le vittime sarebbero tra le 30mila e le 40mila. Le Nazioni Unite stimano in 2milioni i senzatetto dell'area

di Sara De Carli

Sale di ora in ora il bilancio drammatico dei morti causati dal terremoto di sabato scorso in Pakistan: fonti ufficiali di Islamabad e l’Unicef hanno reso noto oggi che ci sono tra le 30 mila e le 40 mila vittime. Il ministro delle comunicazione del Kashmir pachistano, Tariq Farooq, riferisce una stima di 30mila morti nella sua regione, epicentro del sisma di 7,6 gradi della scala Richter che ha colpito sabato il Paese. Nella capitale del Kashmir, Muzaffarabad, vi sono 11mila morti e il 70% delle case e’ stato raso al suolo. Intanto nella Provincia della Frontiera di Nord-Ovest , fonti indipendenti riferiscono di almeno 9mila morti. Nella tarda serata di ieri il primo ministro Shaukat Aziz ha diffuso la cifra ufficiale di 19.369 morti accertati. ‘Tutta una generazione e’ stata perduta in Pakistan”, ha detto il portavoce dell’esercito pakistano, generale Shaukat Sultan, spiegando che la maggior parte delle vittime del terremoto di sabato sono bambini e scolaresche. Questa mattina, una bella notizia: un bambino di sei anni e’ stato estratto vivo dalle macerie della sua scuola a Balakot, un centinaio di chilometri a nord di Islamabad, a 48 ore dalla devastante scossa di terremoto che sabato ha colpito la regione. Sotto shock, ma vivo, il bambino ha ridato speranza ai soccorritori che stanno scavando tra le macerie della scuola Shaheen di Balakot, dove , secondo gli abitanti della citta’ sarebbero sepolti ancora 400 tra bambini e ragazzi. Secondo le prime stime delle Nazioni unite, nel subcontinente indiano sono circa due milioni e mezzo le persone che hanno bisogno di un ricovero, dopo il devastante sisma 7,6 scala Richter che ha colpito la regione sabato. Da Ginevra, l’Onu lancia appelli a paesi donatori e sta raccogliendo fondi per l’invio immediato di 200.000 tende. Un team di 8 persone è stato inviato ad Islamabad per organizzare dal posto gli aiuti provenienti dal mondo intero.


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