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Volontariato, due miliardi per i progetti

Lo stanziamento 2001 del Fondo per le politiche sociali andrà alle associazioni che favoriscono l’integrazione

di Benedetta Verrini

Due miliardi per i progetti dedicati al sostegno di soggetti deboli: è questo lo stanziamento complessivo per il 2001 proveniente dal Fondo per le politiche sociali, che a breve sarà ripartito tra alcune organizzazioni di volontariato. Per accedere a questa risorsa, le associazioni dovranno seguire le istruzioni contenute in una circolare del Dipartimento degli Affari sociali, che si trova in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I progetti saranno valutati dall?Osservatorio Nazionale per il Volontariato, che ne stilerà una graduatoria. «Questo finanziamento offre la possibilità di premiare progetti particolarmente innovativi ideati dal volontariato» spiega Emanuele Alecci, presidente nazionale del Mo.Vi., il Movimento di volontariato italiano.

«La legge 266 del 1991 prevede che ogni anno, attraverso una circolare, vengano stabilite le modalità di ripartizione di uno stanziamento per realizzare i progetti delle organizzazioni di volontariato dedicati al sostegno di soggetti socialmente svantaggiati», dice Alecci. «La somma messa a disposizione per il 2001 non è certamente elevata, se la si considera sul piano nazionale, ma può certamente servire a valorizzare i progetti di quelle organizzazioni che hanno individuato una particolare emergenza sociale sul territorio». Secondo la circolare del dipartimento degli Affari Sociali (5945 del 4/6/2001), possono richiedere i contributi le organizzazioni di volontariato che siano legalmente costituite dal 1° gennaio 2000 e iscritte nei registri regionali del volontariato. Non saranno presi in considerazione i progetti attinenti alla cooperazione internazionale e alla protezione civile, mentre avranno la priorità i progetti di sostegno rivolti alle fasce deboli.
«Nella prassi si cerca di evitare una distribuzione a pioggia dei fondi disponibili, per favorire la piena copertura di pochi progetti particolarmente innovativi», precisa Alecci. Il costo complessivo del progetto non può superare i 200 milioni e ogni organizzazione richiedente deve concorrere, almeno per il 30%, alla copertura dei costi previsti per la realizzazione. «Ogni richiesta viene valutata da un gruppo tecnico», spiega il presidente del Mo.Vi. «Alla fine viene stilata una graduatoria fino all?esaurimento del fondo. Questa progettualità ha dato vita a bellissime esperienze: anni fa il Mo.Vi. ha realizzato un progetto dedicato ai minori a rischio in dieci grandi città italiane». L?idea è che la realizzazione di ciascun progetto sia affidata alla responsabilità del volontariato», continua Alecci. «In prospettiva le associazioni potranno avvalersi anche dei nuovi strumenti operativi offerti dalla recente legge sull?associazionismo, ma è fondamentale che le Regioni si attivino per il recepimento della legge nazionale. La piena attuazione di questa legge e la collaborazione tra l?Osservatorio Nazionale per il Volontariato e il neonato Osservatorio delle associazioni di promozione sociale non potranno che rilanciare il ruolo delle associazioni nel sistema sociale».
Info: www.affarisociali.it

La circolare in pillole
Soggetti beneficiari: Organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali di cui all?art. 6 (L.266/1991)
Stanziamento complessivo: 2 miliardi
Progetti preferiti: Dedicati al contrasto di forme di disagio di soggetti svantaggiati e aventi contenuti particolarmente innovativi
Valutazione: Osservatorio Nazionale per il Volontariato
Termine: 45 gg dalla pubblicazione in GU

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