Mondo

Uganda: dall’Aja cinque mandati di arresto per l’Lra

Non sono stati resi noti i nomi delle persone incriminate, ma è scontato che tra i cinque ci sia Kony

di Sara De Carli

Cinque mandati di arresto sono stati emessi dalla Corte penale internazionale (Cpi) nei confronti di altrettanti capi dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra), il gruppo ribelle che insanguina il nord dell’ Uganda da 19 anni. Lo rende noto la Bbc online, che specifica che non sono stati rivelati i nomi delle persone incriminate, anche se appare scontato che tra esse al primo posto ci sia il leader del gruppo, il ‘santone’ Joseph Kony. Le incriminazioni della Corte includono le accuse di omicidio, mutilazioni, torture, violenza carnale e sequestro di bambini. La Cpi, istituita alla meta’ del 2003 in base a un accordo firmato a Roma nel 1998, ha sede all’Aja, e’ la prima Corte permanente chiamata a giudicare persone ritenute responsabili di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanita’. Nel corso della sanguinosa azione dell’Lra, si calcola che siano state uccise circa 100.000 persone, oltre 20.000 i bimbi rapiti – serve concubine le ragazze e minimiliziani i maschi – mentre 1,6 milioni di persone, in pratica tutta la popolazione civile del Nord dell’Uganda, e’ stata costretta, tra orrori senza fine, ad abbandonare villaggi e terre coltivabili per cercare rifugio in campi profughi dove manca anche l’indispensabile per sopravvivere. Nell’ultimo anno ci sono stati negoziati che avevano fatto sorgere qualche speranza, che sembra pero’ naufragata. L’Lra, peraltro, appare ormai allo sbando, anche se ancora capace di drammatici colpi di coda.


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