Welfare

Energia, occupazione e sviluppo sostenibile

A Palermo il convegno organizzato dai ministeri Welfare e Ambiente e da Italia Lavoro

di Carmen Morrone

Almeno 10 mila lavoratori potranno essere impiegati, nei prossimi cinque anni, nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, secondo le stime del Programma nazionale sull’energia solare del ministero delle Attività produttive. L’uso razionale dell’energia, infatti, può essere un volano dello sviluppo locale e di nuova occupazione. E’ quanto emerso al convegno ‘Energia, occupazione e sviluppo sostenibile’, organizzato a Palermo dai ministeri del Welfare e dell’Ambiente e da Italia Lavoro, l’agenzia tecnica governativa per le politiche dell’occupazione. Durante l’incontro, sono stati presentati gli interventi di Italia Lavoro per il reinserimento di lavoratori in condizione di disagio nell’ambito di nuovi bacini di occupazione, come quello delle fonti rinnovabili. Attraverso ‘Pari’, il ‘Programma d’azione per il reimpiego dei lavoratori svantaggiati’, dedicato anche al risparmio energetico e occupazione, Italia Lavoro assiste i ministeri dell’Ambiente e del Welfare nella promozione di progetti di micro-generazione, risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili finalizzati alla stabilizzazione di lavoratori socialmente utili e all’inserimento di disoccupati di lunga durata. Per valorizzare il bacino occupazionale rappresentato dalle energie rinnovabili e dal risparmio energetico, infatti, Italia Lavoro ha messo a punto un intervento integrato di politiche ambientali e politiche attive per il lavoro e la formazione, proponendo a tutti gli enti pubblici (comuni, province, regioni, comunità montane, Asl), un pacchetto di assistenza tecnica per la fattibilità delle azioni. Uno strumento che permette di creare posti di lavoro aggiuntivi e non sostitutivi rispetto all’occupazione esistente. Per questo, Italia Lavoro ha sviluppato una piattaforma informatica per l’accompagnamento e l’assistenza tecnica on line degli enti promotori di nuovi interventi nel campo del risparmio energetico. Grazie alla banca dati del monitoraggio dei lavoratori socialmente utili, di cui dispone Italia Lavoro, infatti, si possono ottenere dati aggiornati in tempo reale su questo tipo di occupati in carico agli enti locali, da cui attingere per individuare profili adeguati. Inoltre, le regioni che presentano, in particolare, progetti di microgenerazione, che rispondono ai criteri di efficienza definiti da specifiche linee guida, possono accedere a incentivi che il ministero dell’Ambiente mette a disposizione, pari al 25% dell’investimento e fino all’esaurimento dei fondi stanziati. ?E’ un progetto molto importante, in cui si sta passando dalla teoria alla pratica, cercando di costruire esempi positivi su base territoriale, che poi cercheremo di generalizzare d’intesa con i ministeri?. Così Natale Forlani, amministratore delegato di Italia Lavoro, commenta gli interventi illustrati durante il convegno di Palermo. ?Siamo in una fase operativa – aggiunge – che già dimostra come la filiera dell’ambiente e del risparmio energetico sia una strada praticabile ed estremamente interessante dal punto di vista dell’occupazione?. Al convegno sono intervenuti, oltre all’amministratore delegato di Italia Lavoro, tra gli altri, Salvatore Cuffaro, presidente della regione Siciliana, Antonio Curatola, capo gabinetto assessorato al Territorio e Ambiente della regione Siciliana, Corrado Clini, direttore generale per la Ricerca ambientale e lo sviluppo del ministero dell’Ambiente, e Stefania Pizzola, della direzione generale per gli Ammortizzatori sociali e gli incentivi all’occupazione del ministero del Welfare.


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