Cultura
Il Politecnico in Congo, Rwanda e Per
Mercoledì 12 ottobre presentazione dei progetti di formazione in web conference
Il Digital Divide è uno degli aspetti del divario tra nord e sud del mondo: non poter accedere agli strumenti informatici significa isolamento, incapacità di ascoltare e farsi sentire.
Per discuterne, il Centro METID del Politecnico di Milano e Ingegneria Senza Frontiere – Milano organizzano a EDUCAFE, (chiostro edificio N, Politecnico di Milano, Piazza Leonardo da Vinci, 32), mercoledì 12 ottobre alle ore 18 Digital divide, l’ICT per la cooperazione e lo sviluppo.
L?incontro ha l?obiettivo di presentare alcuni progetti di formazione che il Politecnico ha intrapreso in Congo, Rwanda e Perù. Per offrirne una testimonianza diretta sarà effettuato un collegamento in webconference con il Liceo rwandese di Muhura e quello congolese di Mbobero, e inaugurata la mostra fotografica Digital Divide, immagini dal sud del mondo.
Partecipano Emanuela Colombo, Delegato per la Cooperazione allo Sviluppo dei Paesi Terzi del Politecnico, Stefano Scotti, del Centro METID, Francesco Semeraro, di Ingegneria Senza Frontiere – Milano e Stefano Villa, dell?Area Sistemi Informatici dell?Ateneo.
L?ultimo progetto intrapreso dal Politecnico, Digital Divide Bukavu (Repubblica Democratica del Congo), ha preso il via nell?agosto 2005. Finanziato da STMicroelectronics Foundations nell?ambito del progetto Digital Unify (www.stfoundation.org) e coordinato dal Centro METID (Metodi E Tecnologie Innovative per la Didattica), si sta svolgendo a Mbobero, un villaggio vicino a Bukavu, presso il Collegio St. Paul, una scuola superiore di 750 studenti.
Il Centro METID ha predisposto un?aula didattica multimediale collegata a Internet via satellite per permettere l?erogazione di corsi di informatica di base (in presenza attraverso gli insegnanti locali e a distanza attraverso i docenti del Politecnico). Nonostante le difficoltà, in poche settimane il progetto ha preso forma. Gli ingegneri Stefano Scotti e Gianfranco Elia del Centro METID del Politecnico di Milano si sono recati nella scuola e hanno installato la parabola per il collegamento satellitare, realizzando anche i lavori di elettrificazione e cablaggio dell?aula per quattordici PC di cui tre collegati tramite rete wireless in punti remoti della scuola. I risultati sono stati raggiunti anche grazie alla collaborazione e al sostegno di personale locale. La scuola, insieme all?Università Cattolica di Bukavu, ha infatti selezionato delle persone preparate in pedagogia, informatica e gestione delle reti non solo per un aiuto pratico, ma anche per individuare gli insegnanti e i gestori dell?aula, cosa che renderà la comunità in grado di procedere autonomamente.
Tutte le fasi di formazione sono state seguite con entusiasmo e applicazione non solo da parte del personale coinvolto, ma di tanti abitanti del villaggio.
Il progetto avrà anche degli sviluppi: il team del Politecnico ha già visitato il Liceo dei Padri Barnabiti a Birava (a 30 km da Bukavu) dove alcuni ambienti sono già stati sgombrati per poter accogliere un?aula multimediale presso la comunità di circa 20.000 persone che non possiede ad oggi nessuno strumento informatico.
E?già stata pianificata inoltre l?estensione dell?attività presso la comunità di Wolisso in Etiopia che conta ben 35.000 abitanti.
In futuro il progetto si estenderà anche nei territori del Kenya dove alcune comunità hanno già fatto richiesta di un sopralluogo per la verifica della fattibilità del progetto.
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