Cultura

Ue: concluso a Bruxelles il 20° summit sul dialogo sociale

In occasione del meeting Barroso ha ricordato che «senza solidarieta' l'Unione europea non esisterebbe»

di Gabriella Meroni

L’Europa dell’integrazione economica non e’ necessariamente alternativa a quella sociale, ma, anzi, i due aspetti devono essere complementari per poter affrontare le sfide della globalizzazione: e’ questo il messaggio di fondo lanciato ieri a Bruxelles dal summit sul dialogo sociale, che ha visto impegnati oltre 150 rappresentanti di organizzazioni sociale dei 25 Stati membri. L’incontro, il ventesimo da quando nel 1985 Jacques Delors lancio’ per la prima volta l’iniziativa, e’ stata l’occasione anche per il presidente della Commissione Ue, Jose’ Manuel Barroso, per ribadire l’impegno a trovare una maggiore intesa con i partner sociali europei per affrontare temi di particolare rilievo quali la concorrenza dei paesi in via di sviluppo, e la precaria situazione di alcuni settori produttivi europei, messi alle corde dalla pratiche di dumping sociale che permettono ad altri concorrenti di produrre a prezzi piu’ bassi. Barroso ha messo l’accento soprattutto sul principio della solidarieta’, ricordando che ”senza solidarieta’ l’Unione europea non esisterebbe”. ”Per affrontare la globalizzazione – ha osservato Barroso – dobbiamo lavorare intensamente con i nostri partner sociali allo scopo di rinnovare e consolidare i modelli economici e sociali dell’Europa”. Il commissario Ue all’occupazione e agli affari sociali, Valdimir Spidla, ha sottolineato l’importanza della concertazione sociale per il modello sociale europeo: ”non si possono affrontare senza il contributo della parti sociali le nostre difficolta’ attuali per creare posti di lavoro, per sostenere la mobilita’ professionale, per offrire nuove formazioni ai lavoratori e per migliorare la loro capacita’ di adattamento”. Il summit sul dialogo sociale tra Commissione europea e partner del mondo lavorativo e sindacale ha offerto anche l’occasione di preparare i lavori dell’incontro delle parti sociali (che, oltre all’esecutivo Ue includera’ anche la presidenza britannica dell’Ue e i principali esponenti delle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro dell’Ue) che si svolgera’ a Londra il 25 ottobre prossimo che si concentrera’, in particolare sull’avvenire del modello sociale europeo.


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