Politica

Sei milioni di euro produttivi

Il bilancio della Sovvenzione globale Cres. Creati 505 posti di lavoro per persone svantaggiate e promosse 53 nuove imprese sociali. Ecco come

di Carmen Morrone

Promuovere e gestire politiche del lavoro, sostenere imprese specializzate nell?inserimento di persone svantaggiate, attivare la partecipazione dei soggetti attivi nelle comunità locali è un?azione complessa. Da queste premesse deve essere partita la Regione Lombardia che, per avviare lo strumento della Sovvenzione globale, si è rivolta ad Aster-x, società consortile del terzo settore.

«Volevamo favorire un?azione capace di mettere in moto tante altre azioni. Nella logica sussidiaria che ci distingue. Così è stato, e lo è stato in modo esemplare», ha sottolineato l?assessore alla Formazione della Regione, Alberto Guglielmo.

Partita nel giugno 2004, la Sovvenzione globale Cres, grazie alla lungimiranza e la capacità di fare rete di Aster-x, è stata gestita sul territorio lombardo in collaborazione con 11 fondazioni comunitarie in associazione temporanea di scopo con Aster-x come soggetto capofila, e ha gestito oltre sei milioni di euro (5,5milioni dai fondi Fse più un milione di contributo aggiuntivo messo a disposizione dalla Fondazione Cariplo) con una percentuale di spese di gestione sotto il 5%.

Con questa cifra sono stati finanziati 107 progetti che hanno avuto come beneficiari 85 cooperative sociali, 4 consorzi e 18 associazioni. Sono stati realizzati 505 inserimenti di persone svantaggiate e promosse 53 nuove imprese sociali di cui 27 già operative.

Alla Sda Bocconi di Milano il compito di monitorare l?intera iniziativa. E questa è un?altra significativa novità.

«Il nostro campione di analisi sono stati 103 beneficiari del finanziamento Cres», racconta Federica Bandini, coordinatrice della ricerca, nonché responsabile del settore Management del non profit per la Sda Bocconi.

Positive le reazioni degli interlocutori per quanto riguarda il numero e la qualità, e questo è un aspetto fondamentale, degli inserimenti lavorativi e poi per l?acquisizione di nuove competenze interne, in particolare riguardo la gestione delle risorse umane». «Tra gli aspetti positivi», continua Federica Bandini, «anche la nascita di nuove imprese sociali che però devono adesso trovare supporto per la loro crescita continua».

Infine, la ricercatrice vuole aggiungere una nota: «Questa volta i finanziamenti europei sono stati davvero produttivi, e non succede spesso».

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