Non profit

Coltan: il minerale dell’hi-tech

Traffici all’ombra di Bruxelles

di Redazione

Il coltan (colombo-tantalide) è un agente d? indurimento per metallo, usato in una larga gamma di industrie di alta tecnologia (videogiochi, telefonini). Serve ad aumentare la potenza degli apparecchi riducendo il consumo di energia. Le maggiori zone di estrazione attualmente sono il Parco nazionale di Kahuzi-Biega e la riserva naturale di Okapi, nel nordest del Congo. Un rapporto Onu pubblicato all?inizio di maggio accusa 13 imprese belghe (tra cui la compagnia aerea di bandiera Sabena), di gestire il traffico di coltan alimentando la guerra contro il governo regolare di Kinshasa. Tra il 1998 e il 1999 sono state esportate illegalmente oltre 1.500 tonnellate del prezioso minerale: un traffico che frutta alla guerriglia locale circa un milione di dollari al mese. Sarebbero circa 10mila operai delle miniere che attualmente si affollano nella zona nord del Kivu. Dall?inizio del 2001, una nuova società mineraria, la Somigi (Società miniere dei Grandi Laghi) ha il monopolio sull?esportazione del coltan. Somigi è una joint venture di tre società: Africom (Belgio), Promeco (Ruanda) e Cogecom (Sudafrica). Anche la fauna è messa a repentaglio dalla corsa al coltan: il parco Kahuzi-Biega sta subendo una decimazione impietosa per far posto a miniere spesso abusive di estrazione. Secondo la Wildlife Conservation Society lo scempio è stato arginato nella riserva Okapi, ma continua in altre zone in cui specie di gorilla ed elefanti rischiano l?estinzione.


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