Cultura
Darfur: Sant’Egidio, tra pace e guerra
La Comunità di Sant'Egidio impegnata nei colloqui di pace tra ribelli e forze governative
di Redazione
Il 15 settembre scorso sono ripresi ad Abuja in Nigeria, i negoziati di pace per la crisi del Darfur. Come per le precedenti tornate, la Comunita’ di Sant’Egidio e’ presente con una sua delegazione alle discussioni. ”Dopo la firma della Dichiarazione di Principi avvenuta il 5 luglio – spiega la Comunita’ in una nota – movimenti ribelli e governo sudanese si preparano ad entrare nella fase piu’ complessa del negoziato nella quale saranno affrontati i nodi dell’assetto istituzionale della regione, l’equa ripartizione delle risorse e la sistemazione delle forze armate”. In preparazione a questa delicata parte del negoziato, la mediazione dell’Unione Africana ha chiesto ad esperti delle Nazioni Unite, della Comunita’ di Sant’Egidio e altre istituzioni internazionali di tenere dei ”seminari di ‘capacity building’ per i delegati, sulla base delle esperienze di altri processi negoziali, quali il Mozambico, la Repubblica Democratica del Congo e il Burundi”.
Malgrado le notizie contraddittorie che provengono dal Darfur, la Comunita’ di Sant’Egidio rimane convinta che ”il negoziato, pur se caratterizzato ancora da troppe lentezze e difficolta’, sia l’unica via per giungere ad una stabile e definitiva soluzione politica del conflitto in Darfur, porre fine alle sofferenze della popolazione e alla crisi umanitaria che colpisce centinaia di migliaia di profughi nella regione”.
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