Cultura

Francia: l’uomo di Stato e il riformatore

Un sondaggio rivela l'opione dei francesi nei confronti del premier De Villepin e il ministro dell'interno Sarkozy

di Joshua Massarenti

Sarà una lotta lunga e senza tregua, il cui esito finale si saprà solo la sera del 7 maggio… 2007. Ma in Francia, ormai lo sanno anche i muri, lo scontro per le prossime elezioni presidenziali vedrà opposti i due attuali tenori della politica francese: il Premier Dominique de Villepin e il “suo” ministro dell’interno Nicolas Sarkozy. Infatti, dopo il suo ultimo tracollo (fisico questa volta), il Presidente Jacques Chirac è da considerarsi “fuori gioco”. Una pessima svolta per Sarkozy, che fino a poche settimane si vedeva già salire le scale dell’Eliseo per guidare una “Francia da cambiare radicalmente”. Ma ad opporsi ai suoi disegni (ultra)liberali e pro-atlantici, ci sarà un poeta a tempo perso, il cui percorso politico, all’ombra del suo mentore Chirac, si è sempre fatto largo nel dietro delle quinte, sognando di proiettare sulla scena che conta la proposta di una Francia che merita di riconquistarsi il posto che le spetta nella Storia contemporanea. Una Francia “imperiale”, decisiva sullo scacchiere europeo, con lo sguardo attento ai mutamenti politici d’oltre atlantico, ma con la mente tutta concentrata sull’evoluzione dell’Unione europeo (e forse a Oriente). Se questo, grosso modo, è l’identikit politico disegnato dalla stampa internazionale, ora c’è da chiedersi il modo con cui i francesi, cioè coloro che saranno chiamati a scegliere uno dei due contendenti al trono, percepiscono de Villepin e Sarkozy. Ebbene, secondo un sondaggio commissionato dal quotidiano ‘Le Parisien’, per la corsa alla successione di Jacques Chirac alla presidenza del paese, l’attuale premier sarebbe avvantaggiato in quanto gli elettori lo considerano piu’ ”uomo di stato” rispetto al suo diretto rivale, Nicolas Sarkozy, percepito piuttosto come un politico ”riformatore”. Due profili e due giudizi distinti, emersi dalla ricerca dell’istituto di sondaggi Csa, che al momento indicano leggermente favorito De Villepin nel testa a testa con il presidente dell’Unione per un movimento popolare (Ump). Dalle risposte fornite dal campione di elettori intervistato la scorsa settimana, il 75% ritiene che l’appellativo di ”uomo di stato” si addica di piu’ al primo ministro, mentre il suo sfidante Sarkozy raccoglie il 67% dei consensi. Inoltre i francesi trovano piu’ simpatico De Villepin (74%) rispetto al titolare del Ministero dell’Interno (55%). Giudizio che pero’ si ribalta sul fronte del ”coraggio” personale: 72% a 76% a favore del secondo. Sarkozy si consola con il ritratto di personalita’ in grado di riformare il paese: lo percepisce cosi’ il 56% degli interpellati, contro il 39% riconosciuto al premier. I due leader conservatori sono pero’ praticamente alla pari sull’ultimo interrogativo posto dai sondaggisti: sara’ un buon presidente? Il 55% delle 1003 persone intervistate ha attribuito ad entrambi un secco ”no”: ne’ il primo ne’ il secondo saranno un buon capo di stato.


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