Formazione

Farmaci da banco, l’Antitrust propone i distributori automatici

Basterebbe una piccola modifica a una legge del 2001

di Ida Cappiello

L’Antitrust, in una segnalazione inviata alle Camere e al Governo, propone la distribuzione dei farmaci da banco attraverso distributori automatici. Inoltre, suggerisce una modifica alla legge sulla spesa sanitaria del 16 novembre 2001, n. 405, o comunque una sua interpretazione non restrittiva. L’art. 9bis della legge, infatti, prevede il ?libero e diretto accesso da parte dei cittadini ai medicinali di automedicazione?, precisando che l?accesso deve avvenire ?in farmacia?. Per l?Autorità andrebbe eliminato il termine ?in farmacia?, per realizzare il diritto dei cittadini di accedere liberamente e direttamente ai medicinali che non richiedono la prescrizione medica. Questo diritto sarebbe garantito anche solo interpretando in maniera meno restrittiva la norma: secondo gli enti rappresentativi dei farmacisti e lo stesso Ministero della Salute, infatti, il termine ?in farmacia? indicherebbe che la vendita di medicinali, anche di quelli da banco, non soggetti a prescrizione medica, deve avvenire all?interno della farmacia, negli orari di apertura della stessa, sotto la responsabilità del farmacista. Per l?Autorità, invece, è possibile una diversa interpretazione che permetta l?installazione di distributori self service con accesso dall?esterno: il distributore farebbe comunque parte della farmacia e, soprattutto, i prodotti vi sarebbero inseriti dal farmacista abilitato, garantendo così la sua partecipazione e responsabilità.


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