Volontariato

Pera: “convertiamo i cannibali, o ci mangeranno”

Ancora parole forti da parte di Pera su Islam e integrazione

di Sara De Carli

Nuova puntata dello spettacolo Pera. Nella lezione che ha tenuto ieri all’Universita’ di Georgetown, dal titolo ”Liberali, cannibali e cristiani”, Pera ha paragonato gli integralisti islamici ai cannibali: o li convertiamo ai nostri principi (liberali e/o democratici, non si capisce bene se è un’alternativa o un’identità) o rischiamo di essere mangiati. Passi che la metafora è del sociologo Martin Hollis (”il liberalismo è per i liberali, il cannibalismo per i cannibali”), ma stando a quanto riportano le agenzie siamo di nuovo alla riproposizione del concetto di identità come se questa potesse prescindere dalla relazione con “l’altro”. Ecco gli stralci del discorso resi noti questa mattina dall’Asca. ”Credo che le nostre liberta’ possano essere promosse anche fuori di casa nostra e che sarebbe opportuno convertire ai nostri principi anche i cannibali, se ancora ve ne fossero. E’ quello che abbiamo fatto con i fascisti, i nazisti e i comunisti”. Marcello Pera usa, nella sua lezione all’Universita’ di Georgetown l’aforisma del sociologo come ”il riassunto piu’ spiritoso del relativismo, che – aggiunge – esprime bene cio’ a cui mi oppongo”. Ma chi sono i ‘cannibali’? Il presidente del Senato lo spiega al termine della sua ‘lecture’: ”i cannibali sono coloro che rifiutano i principi fondamentali della nostra civilta’. Bisogna difendersi da loro con tutti gli strumenti”. Dunque, gli integralisti islamici. Pera aggiunge poi che ”la questione riguarda la nostra identita’ e la nostra volonta’ di difenderla, con tutti i mezzi, finche’ la pace e’ possibile, con la forza, quando e’ necessaria, ma prima di tutto con la coscienza che quella europea e’ una grande civilta’ e che il suo progresso, malgrado i tanti errori e le numerose mancanze, è fondato su basi intellettuali, culturali, politiche e morali, non su massacri, violenze, aggressioni e soprusi, come affermano coloro che cadono nel tranello propagandistico dei fondamentalisti islamici”. Concludendo la sua lezione, il presidente del Senato torna sul tema dei ‘cannibali’: invitando l’Europa e l’Occidente a tornare culturalmente ad Atene, Gerusalemme e Roma ”dove si e’ formata la nostra civilta” e sul Sinai, il Golgota e l’Acropoli ”dove sono stati impressi i nostri atti battesimali”. Pera afferma che ”oggi questa strada l’Europa fa fatica a percorrerla. Noi, invece, dobbiamo imboccarla, se non vogliamo dividerci nelle tribu’ dei liberali e dei cristiani, mentre i cannibali si mangiano gli uni e gli altri”.


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