Non profit

Tumori: in Italia la ricerca vive grazie ai fondi privati

Le donazioni private superano di una volta e mezza i fondi pubblici

di Gabriella Meroni

Associazioni e fondazioni private in prima fila in Italia nel finanziamento della ricerca sui tumori, con un finanziamento complessivo pari a 64,7 milioni di euro, quasi una volta e mezzo rispetto ai fondi destinati alla ricerca sul cancro da enti pubblici e ministero della Salute. E proprio due fondazioni e associazioni private, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul cancro (AIRC) e la Fondazione Italiana per la Ricerca sul cancro (FIRC), si sono aggiudicate il quarto posto, dopo Gran Bretagna, Germania e Olanda, nella classifica europea delle dieci organizzazioni private che maggiormente contribuiscono alla ricerca, come emerge dallo studio presentato oggi a Venezia, nella conferenza internazionale sul futuro della scienza organizzata dalle Fondazioni Umberto Veronesi, Giorgio Cini e Silvio Tronchetti Provera. Finanziamenti pubblici e privati alla ricerca sul cancro sono anche il tema dello speciale sulla ricerca del ”Sole 24 ore” che uscira’ domani e che e’ stato presentato oggi nel convegno. Del problema parlano, in due interviste, il vicepresidente del Consiglio, Giulio Tremonti, e Giuliano Amato. Il primo propone un ”nuovo ‘otto per mille’ a favore della ricerca scientifica che si aggiunga a quello ia’ esistente”; per Amato ”occorre ricostruire dei circoli virtuosi tra pubblico e privato in cui tutti devono recitare ruoli aggionati”. L’AIRC festeggia cosi’ i suoi 40 anni di attivita’ con un riconoscimento a livello internazionale. ”E’ una bella indagine, che descrive molto bene il quadro europeo e interessante dal punto di vista culturale”, ha osservato l’oncologo Umberto Veronesi commentando lo studio. ”Almeno in due Paesi, Francia e Germania, i finanziamenti pubblici superano i privati, mentre in altri, come Gran Bretagna, Italia e Scandinavia, il rapporto e’ completamente invertito. In questi Paesi volontarismo e associazioni private – ha detto ancora Veronesi – superano largamente i finanziamenti pubblici: e’ un fenomeno interessante dal punto di vista culturale. Sono soddisfatto di questo nuovo trend, vuol dire che la popolazione si sta mobilitando”. Un riconoscimento, quello che emerge dallo studio, che per il direttore scientifico dell’AIRC, Maria Ines Colnaghi, e’ il frutto della scelta dell’associazione di sostenere i gruppi italiani piu’ importanti e incoraggiandoli nel percorrere strade innovative, dalla ricerca sulle cellule staminali a quella sui rapporti fra genetica e tumori, all’ultima frontiera dell’oncogenomica, il cui obiettivo e’ rendere possibili cure personalizzate e che richiedono tempi decisamente piu’ rapidi. A stilare la classifica europea dei finanziamenti privati alla ricerca sui tumori e’ il comitato dei 12 saggi dello European Cancer Research Managers Forum, diretto da Richard Sullivan, responsabile per i programmi scientifici della Cancer Research, l’organizzazione privata britannica per la ricerca sul cancro. A rappresentare l’Italia nel comitato e’ l’oncologo Luigi Chieco Bianchi, dell’universita’ di Padova.Per ottenere la mappa dei finanziamenti privati il Comitato ha considerato 140 organizzazioni di 31 Paesi europei che nel 2002-2003 hanno raccolto complessivamente 1,90 miliardi di euro. Le prime dieci organizzazioni private che finanziano la ricerca sui tumori in Europa offrono un contributo complessivo di circa 500 milioni di euro, pari al 75% del totale dei finanziamenti privati in Europa. Sono attive in sette Paesi (Gran Bretagna, Germania, Italia, Danimarca, Francia, Olanda e Svezia). A guidare la top ten e’ la britannica Cancer Research, con ricerche finanziate per 174,3 milioni, seguita dalla tedesca Deutsche Krebshilfe (60,3 milioni), dall’olandese Dutch Cancer Society (57,3) e quindi dalle italiane AIRC e FIRC, con 50,5 milioni di euro. Dallo studio e’ emerso inoltre che in media in Europa le organizzazioni private spendono 21,5 milioni di euro, contro i 21,4 da parte dei Governi. L’Italia e’ uno degli 11 Paesi Europei in cui la spesa dei privati e’ maggiore, insieme a Gran Bretagna, Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Islanda, Polonia, Israele, Ungheria e Cipro. In 18 Paesi (fra i quali Spagna, Germania, Francia, Belgio, Finlandia) e’ invece lo Stato il maggiore erogatore di finanziamenti alla ricerca sul cancro.


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