Cultura
Via Quaranta: compaiono cartelli e tappeti
Continua il sit -in di protesta davanti alla scuola araba
Dall’ingresso di via Pordoi sono usciti alcuni insegnanti e alcuni bambini. Nelle mani dei grandi fogli bianchi su cui si intravedono delle parole. Sono dei cartelli scritti dagli stessi alunni, con la calligrafia incerta e con qualche errore di Italiano. E dicono:
“non siamo terroristi”
“perchè non posso studiare come i bambini italiani”
“vogliamo studiare come i nostri amici italiani”
“siamo in un paese democratico aprite la scuola”
“vogliamo la nostra scuola”.
Gli insegnanti hanno posato a terra delle stuoie di panno verde su cui un centinaio di bambini e bambine sta seguendo le lezioni. Said Mahfouz, insegnante di arabo, sta leggendo una novella dal libro di letteratura araba.
Curioso: ragazze e ragazzi che prima entravano da ingressi separati e stavano in classi diverse ora sono seduti gli uni accanto le altre.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.