Volontariato

Vertice Onu: la delusione delle ong italiane

Gravissimo l'attacco sferrato al multilaterlismo da parte di quei Paesi che hanno anteposto i loro interessi nazionali al successo del summit. Ha affermato Sergio Marelli, Presidente dell'Associazio

di Redazione

Il Vertice mondiale conclusosi oggi a New York, che doveva segnare la svolta decisiva per il processo di riforma dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, oltre che stabilire un primo bilancio sullo stato di attuazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, si è confermato una laconica reiterazione di generiche promesse già ascoltate e non ancora mantenute. Gravissimo, nella fase preparatoria finale, l’attacco sferrato al multilaterlismo da parte di quei Paesi che hanno anteposto i loro interessi nazionali al successo del summit. ?E’ necessario – ha affermato Sergio Marelli, Presidente dell’Associazione ONG Italiane – che i leader mondiali facciano fronte a questo fallimento e dimostrino il loro impegno nella direzione di una partnership globale per lo sviluppo che va ora recuperata?. Deludente la posizione dell’Italia che ha rinunciato ad un ruolo propulsivo preferendo quello di mediatore, in particolare a proposito della riforma del Consiglio di Sicurezza. Una posizione che, fatta salva la giusta promozione del Consiglio per i diritti umani – i cui tempi e meccanismi dovranno essere definiti dall’Assemblea Generale – e il sostegno per la Peace Building Commission, si conferma ormai logorata da anni di inadempienze difficili da recuperare, nonostante l’annuncio di voler versare al Fondo per la Democrazia lanciato da Bush ben 3 milioni di dollari per il solo 2005. Una promessa che, secondo Marelli, ?dovrà fare i conti con le risorse inesistenti del nostro Paese, a meno che non si pensi, ancora una volta, di tagliare ulteriormente i fondi della cooperazione?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA